comune di Buglio sec. XIV - 1797

Comune del terziere inferiore della Valtellina, e della squadra di Traona, appartenne alla pieve di Ardenno.
Il toponimo si trova citato in un atto di compravendita del 16 maggio 1022 con il quale Adamo fu Dodo di Premunte presso l’Isola Comacina acquistava beni in località “Ronco et in Bulio” (Buglio) da un abitante di Prato di Gravedona.
Buglio ebbe un castello che nel 1328 era tenuto da Franchino Rusca di Como e che fu distrutto nel corso del XVI secolo, non avendo lasciato traccia che nella toponomastica.
Nel 1335 (statuti di Como 1335) figurava come “comune locorum de Bullio, de Roncho et de Villa Pincta”. Già nel corso del XIV secolo, la comunità di Buglio dovette essere ben organizzata: il 9 gennaio 1345 (ASSo, Manoscritti della Biblioteca, notaio Zanolo Vacca quondam Pietro) è testimoniato un consiglio del comune e degli uomini del luogo e delle vicinie di Buglio, Ronco e Villapinta di Valtellina, convocato per ordine del console.
Buglio partecipò nel 1363 con un proprio rappresentante alle adunanze delle comunità della giurisdizione di Morbegno (Fattarelli 1986).
Ancora nella seconda metà del XIV secolo sono attestate numerose liti e atti di compravendita per terreni della Busca Spessa, territorio delimitato dal vecchio alveo del fiume Adda da San Giacomo fino a sotto Villapinta, dove scorreva il nuovo alveo. Controversie confinarie con i comuni viciniori, soprattutto Berbenno, continuarono fino al XVI secolo (Sosio 1984).
Alla comunità di Buglio, che alla fine del XIV secolo era distinta tra nobili e vicini (Romegialli 1886), fu concesso il 2 novembre 1440 dal cardinale del titolo di Santa Maria di Trastevere Baldessar de Rio, per delega del vescovo di Como, di eleggere da allora in seguito il proprio parroco (Archivio parrocchiale di Buglio, fasc. 13 perg. 3.)
La comunità di Buglio nel 1589 contava 140 famiglie locali e 20 forestiere (Visita Ninguarda 1589-1593), nel 1624 1.000 abitanti (Perotti 1992 a), nel 1797, infine, circa 900 abitanti (Massera 1991 a).

ultima modifica: 09/01/2007

[ Saverio Almini ]