comune di Campovico sec. XIII - 1797

Comunità del terziere inferiore della Valtellina, e della squadra di Traona, appartenne alla pieve di Ardenno.
Il toponimo si trova citato in un atto del 1041 (Atti privati 1026-1050, n. 285); circa verso l’anno 1158 il vescovo di Como Ardizzone riuscì a rivendicare alla chiesa comense il possesso del “districtus” sopra Campovico e in genere su tutta la pieve di Ardenno “et locorum plebanatus” (Salice 1975).
Campovico nel 1258 doveva essersi forse già costituito in comune, in quanto si trova menzione di un sindaco di Campovico (Orsini 1959A).
Nel 1335 (statuti di Como 1335) compariva come “comune loci de Campovico”.
Il comune di Campovico, nel quale, alla metà del XIV secolo, erano distinti i nobili dai vicini, come risultava da atto rogato da Guidino Castellargegno dell’8 novembre 1344, concernente il pagamento di una cauzione prestata al comune per una parte della taglia annua da pagarsi alla camera ducale (Romegialli 1886), partecipò con un proprio rappresentante alle adunanze delle comunità del terziere inferiore nel 1363 (Fattarelli 1986); nel 1373 venivano citati “communis et homines, nobiles, cives et vicini” di Campovico (Orsini 1959 a).
La parrocchia di Campovico era di collazione comunitaria (Visita Ninguarda 1589-1593).
Il territorio comunale comprendeva, alla metà del secolo XVIII, Cermeledo, Desco, Barco (Quadrio 1775-1776).
La comunità di Campovico con Cermeledo nel 1589 contava più di 45 fuochi (Visita Ninguarda 1589-1593), nel 1624 350 abitanti (Perotti 1992 a), nel 1797, infine, circa 300 abitanti (Massera 1991 a).

ultima modifica: 09/01/2007

[ Saverio Almini ]