comune di Prata sec. XIII - 1797

Comune del contado di Chiavenna; appartenne alla pieve di Chiavenna.
Il toponimo di Prata si trova citato in un atto di vendita di terreni del 973 (Fossati 1901, n. 23; Buzzetti 1964; Salice 1977 a).
Nel 1212 Prata costituiva una vicinanza di Chiavenna (Fossati 1901, n. 218, 245, 228; Buzzetti 1964); mentre nel 1219, nella stipula di pace tra la comunità di Schams e Chiavenna, comparivano come vicini di Chiavenna due consoli di Prata e uno di Mese (Fossati 1901).
Il comune di Prata si costituì probabilmente verso la metà del XIII secolo ed è citato in atti notarili del 1292, 1298, 1301 conservati nell’archivio capitolare laurenziano di Chiavenna: la frammentazione negli agglomerati sparsi di Prata, Gallo, Stovano, Madrea, Dona, Berzo, Stationa, Molino, Tanno, Roncaglia, Campedello (organizzati nel tempo in squadre, liste o quartieri) si doveva alla sua origine di pars massaricia del borgo di Chiavenna (Salice 1977 a).
Nel 1335 (statuti di Como 1335), compreso nella pieve di Chiavenna, figurava come “comune locorum de Prata et de Roncalia”.
Prata fece parte in epoca grigione come comune esteriore insieme a Mese, Gordona, Novate, Samolaco della giurisdizione di Chiavenna.
L’organizzazione del comune di Prata era regolata tanto dagli statuti civili e criminali di Chiavenna che da ordini comunali per la gestione economica e amministrativa interna.
Il comune di Prata era governato da un consiglio ordinario segreto, coadiuvato in determinati casi da una giunta, e dal consiglio generale del popolo: i primi formati da rappresentanti della propria lista o squadra, in numero e di denominazioni diverse nel corso del tempo, ma stabilizzate nei sei quartieri di Prata, Lottano, Uschione (squadre “al di fora” del torrente Schiesone), Stova di Sopra, Stova di Sotto, Malaguardia (squadre “al di qua” dello Schiesone) a partire dalla metà del XVII secolo. Nel XVI secolo il comune era ripartito (Archivio comunale di Prata) nelle quattro squadre di Prata, Stova, Dona, Uschione, le prime due successivamente divise nelle liste di Prata e Malaguardia e Stova di Sopra e di Sotto, mentre il quartiere di Lottano venne progressivamente a sostituire quello di Dona.
Durante il periodo di antico regime fece parte del comune di Prata anche la vicinanza di Campedello, amministrata da un proprio console, regolata da un proprio statuto e dotata, dal XVI secolo, di un proprio estimo e di un proprio territorio (Inventario Prata Camportaccio 1996).
Gli ordini della comunità di Prata a noi pervenuti (ordini di Prata sec. XVII) (Archivio comunale di Prata, Sezione antica, serie 1.1.1) risalgono al 1613, 1646, 1721, 1773. Sono conservati sotto forma di rogiti notarili i primi due, come verbalizzazione della volontà del consiglio del popolo di Prata; sotto forma di libretto gli altri, verbalizzati dallo scrittore comunale. Sono suddivisi in 45 o 50 capitoli, preceduti dalla concessione del commissario grigione e da questi sottoscritti, con progressive conferme di biennio in biennio redatte dal cancelliere di palazzo e sottoscritte dal commissario reggente di Chiavenna.

ultima modifica: 09/01/2007

[ Saverio Almini ]