consiglio ordinario sec. XVI - 1797

Organo di governo comunale era il consiglio ordinario, formato in origine da otto consiglieri (due per squadra, cioè uno per quartiere), passati a sei nel 1756, dopo il distacco di Menarola. Ogni volta che si rendesse necessario discutere argomenti di particolare rilevanza per la vita della comunità, il consigli ordinario era affiancato dal consiglio di giunta, formato anch’esso da otto rappresentanti, eletti ciascuno all’interno del proprio quartiere. Ogni deliberazione del consiglio ordinario, così come quelle del consiglio generale di Gordona, era demandata alla convocazione e alla determinazione dei consigli di quartiere. Il consiglio ordinario era convocato e presieduto dal console, con una frequenza di una o più volte al mese; si riuniva a volte nella “stuva del console” ma più frequentemente nella “casa della comunità”, sita nel quartiere di Scogli accanto al cimitero della chiesa di San Martino.
Nella sua prima riunione, il consiglio ordinario provvedeva all’elezione degli ufficiali di comunità, di chiesa (con l’intervento e l’approvazione del curato) e dei luoghi pii.
I consiglieri, come il console e gli ufficiali di comunità, davano giuramento ogni anno davanti al commissario di Chiavenna.

ultima modifica: 09/01/2007

[ Saverio Almini ]