incaricati del comune sec. XII - 1797

Incaricati del comune con compiti specifici, alle dirette dipendenze del decano, erano il notaio, o cancelliere o attuario, che stendeva i verbali del consiglio e redigeva gli atti della comunità, teneva aggiornati i libri dell’estimo, ed assicurava la consulenza in materia giuridica e amministrativa al decano e al consiglio; il canepario, che aveva competenza in materia finanziaria ed economica, occupandosi in particolar modo dell’incasso e della gestione dei beni; gli stimatori, che stimavano i beni in esecuzione forzata, e in alcuni casi di vendita; i servitori del comune, che provvedevano alla convocazione dei consigli, alle notifiche e fungevano da banditori; i saltari, ovvero guardie campestri e dei boschi; gli arbostari, che sorvegliavano le vigne nel tempo di maturazione delle uve; gli incantatori della brenta, che controllavano le misure di capacità; gli incantatori, che avevano in appalto il controllo sui beni protetti o limitati nell’uso ed elevavano le contravvenzioni; e inoltre i revisori dei conti del decano; i rettori dell’hospitale e del monte di pietà; i deputati alle chiese, tra i quali rivestivano particolare rilievo quelli della chiesa della Beata Vergine al ponte della Folla, o santuario della Madonna di Tirano; anche gli hosti, che svolgevano il servizio di osteria con alloggio ai forestieri, assolvevano in parte ad un incarico ufficiale (Sertoli Salis 1959 b).

ultima modifica: 09/01/2007

[ Saverio Almini ]