decano sec. XIII - 1797

Il nuovo decano del comune di Grosio veniva estratto a sorte annualmente da una rosa di tre uomini scelti dagli elettori designati, anch’essi a sorte, per ciascuna contrada in una lista indicata dal consiglio uscente. Il decano, all’atto dell’elezione, doveva giurare sopra le sacre scritture di accettare la carica e di esercitarla rettamente e di far rispettare gli statuti. Colui che non avesse accettato la carica era assoggettato al pagamento di un’ammenda di cinquanta scudi d’oro da destinarsi la monte di pietą ed era esonerato da ogni incarico per i dieci anni successivi.
Il decano aveva il diritto di scegliere l’attuario, designando la persona a suo parere pił adatta; l’incarico dell’attuario, che poteva essere reiterato, non era rinunciabile. L’attuario doveva ordinatamente tenere il libro del dare e dell’avere, annotare le ordinazioni fatte in consiglio, scrivere le licenze concesse, le querele, le contravevnzioni, le violazioni ai capitoli degli statuti, formare gli elenchi di prestatori d’opera e delle persone che ricevevano l’elemosina, annotare inoltre il bestiame alpeggiato o inviato sui maggenghi.
I quinternetti delle taglie e gli scodiroli dei fitti del capitolo dell’elemosina erano invece tenuti dall’archivista, che a volte poteva coincidere con l’attuario.

ultima modifica: 09/01/2007

[ Saverio Almini ]