ragionato 1491 - 1797

Il ragionato doveva tenere nota dei debitori della città, sia per le entrate ordinarie che per le condanne e consegnare in archivio alla fine del mandato i propri registri. Due volte la settimana si riuniva con il tesoriere per verificare le rispettive scritture. Nel caso avesse pagato senza la controfirma degli anziani, ci avrebbe messo del proprio. Entro tre giorni dalla condanna, doveva segnarla sui propri libri. La partita di crediti e debiti doveva essere fatta ogni giorno, dietro indicazione del tesoriere.
Ogni anno doveva redarre un registro alfabetico dei debitori e portare le polizze degli stessi alla bina. Doveva tenere sotto chiave i libri contabili, farne l’inventario a fine mandato e consegnarlo al cancelliere. Poteva emettere mandati per i creditori della città. I debitori dovevano essere suddivisi secondo tre partizioni: per sentenze (criminali o civili), per sussidio e per entrate di altro genere.
La prima domenica di novembre doveva preparare due libri alfabetici con i debitori e i debitori liquidati, libri che poi sarebbero arrivati al maggior consiglio. Nel caso durante i controlli con il tesoriere emergessero discordanze, avrebbero dovuto riferire ai deputati alla ragioneria.
I capitoli dell’ufficio dovevano essere conservati presso l’ufficio stesso e la cancelleria. La contumacia fu dapprincipio fissata in due anni, venne portata poi a cinque, ridotta ancora a tre e infine abolita. Durava in carica cinque anni ma ogni anno doveva essere “ribalotato” dopo la relazione dei deputati alla ragioneria. In seguito la durata della carica venne ridotta a tre anni.
Quando venne introdotto il libro dei salariati del comune, verso la metà del Seicento, ebbe il compito di tenerlo aggiornato. Si stabilì, inoltre, di eleggere due deputati per verificare le responsabilità per la mancata riscossione di alcune partite. Doveva verificare, infine, annualmente i conti del sindico della milizia (AC Bergamo, inventario Archidata; capitolare officiorum).

ultima modifica: 19/01/2005

[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]