comune di Dossena sec. XIII - 1797

Citato nel 1234 in una definizione di confini (Confini del contado di Bergamo), nel 1331 faceva capo alla “facta” di Porta Sant’Alessandro (Statuto di Bergamo 1331). In età veneta fece parte della valle Brembana Superiore, retto da un console e sei sindaci eletti annualmente dal consiglio generale (vicinanza). A fine Cinquecento contava 100 fuochi e 550 abitanti (Da Lezze 1596).
Dopo che l’amministrazione del comune aveva prodotto malcontento, il 13 febbraio 1743 il capitano di Bergamo emaṇ gli “Ordini per il buon governo della comunità di Dossena”. Veniva stabilita la costituzione di un consiglio minore composto da 12 anziani, compresi tre sindaci, sei dei quali sarebbero dovuti cambiare annualmente. La massima durata della carica di anziano veniva fissata in due anni, con una contumacia di uno; nessun anziano avrebbe potuto ricoprire altre cariche (cassiere, cancelliere, console). I tre sindaci sarebbero stati eletti dai tre “colonnelli” che formavano il comune (de Bonzi; de Alcaini; de Astori) dovendo controllare l’operato del cassiere – tesoriere, e partecipare ai consigli di valle. Ai sindaci, inoltre, sarebbe stata affidata la custodia dell’archivio del comune.
Gli anziani avrebbero dovuto eleggere il console, il consigliere delle misericordia, i cassieri della scuola del SS. Sacramento, della misericorda, della scuola della Beata Vergine, dell’oratorio della SS. Trinità e di quello di S. Francesco
Al consiglio generale restavano i diritti di avviare controversie, di stabilire l’aggregazione di forestieri e contrade e l’elezione dell’arciprete, del cappellano, del canevaro e del sagrestano della chiesa.
Le nuove norme entrarono in vigore il 14 febbraio 1744 (ordini di Dossena sec. XVIII).
A fine Settecento il comune contava 430 abitanti (Maironi da Ponte 1776).

ultima modifica: 09/12/2003

[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]