Val Cavallina sec. XV - 1797

La val Cavallina, secondo quanto emerge nella relazione del Da Lezze, era divisa in tre parti (Val Cavallina Superiore, Val Cavallina e Val Cavallina Inferiore), unite per governo e contribuzioni. La valle era retta da un consiglio generale, formato da un console più un altro rappresentante per ogni comune (totale 23 membri). Il consiglio eleggeva un sindico generale o tesoriere che rendeva conto a due calcolatori eletti dal consiglio. Questi accompagnavano il tesoriere alle riunioni del consiglio generale del Territorio che si tenevano a Bergamo. Le imposte ordinarie e straordinarie venivano pagate dai consoli dei comuni al tesoriere di valle che le versava poi alla camera fiscale di Bergamo tramite il sindaco generale del Piano.
Così ne parla il Da Lezze: “Qui si fanno raccolti de ogni cosa ma non bastano per sei mesi. Non vi sono richezze se non nella familia di Martinoni nella terra di Solto che sono mercanti, vi sono delle entradelle per vivere ma non di momento. Nella val Cavalina di sotto a Terzo terra principale vi sono traffichi di ferarezze tolendo il ferro a Scalve et Pisogni bresciano con tre edifitii et la valle d’accordo paga a datiari ogn’anno scudi 50 per l’uscita del ferro lavorato che si manda a Roma, Napoli, Fiorenza et in altre parti, che ne può uscir per valuta de scudi 6 mila. In oltre per tutta la valle si possono fabricar panni bassi circa pezze 400 et molti del paese sono fuori, parte in negotii de pannine et parte a Venetia in diverse arti et per li più fachini; quelli che restano sono poveri lavorando le terre et attendono all’arte nei traffichi suddetti”. A fine Cinquecento era abitata da 8412 persone, delle quali utili 1708, suddivise in fuochi 1698. L’allevamento contava su 2249 bovini, 97 equini, 7380 pecore (Da lezze 1596).
Ne facevano parte i seguenti comuni: Costa volpino, Solto-Castro e Riva, Endine, Ranzanico, Spinone, Bianzano, Gaverina, Piano, Mologno, Colognola, Monasterolo, Pianico, Grone, Berzo, Borgo di Terzo, Vigano, Lussana, Entratico.
Geograficamente era situata nella parte orientale del territorio bergamasco, ed era delimitata ad Ovest dalla valle Gandino, a Nord ancora dalla valle Gandino e dalla podestaria di Lovere, ad Est dal confine col territorio bresciano e a Sud dalla valle Calepio e dalla quadra di Trescore.

ultima modifica: 09/01/2006

[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]