podestà della valle di Scalve 1428 - 1797

Il podestà, in età veneta, veniva eletto dal consiglio maggiore di Bergamo che doveva inviare un nobile bergamasco, alle calende di aprile-maggio, fino al 1586, poi di settembre. Il nuovo podestà giunto a Vilminore, veniva accolto nella sala del consiglio e doveva giurare che avrebbe osservato gli statuti comunali oltre alle altre consuetudini della valle. Riceveva dal predecessore la bacchetta del comando. Il suo operato era soggetto al controllo del consiglio di credenza. La riforma del 1578 introdusse il secondo grado di giudizio, assente in quelli del 1372. Il podestà, anche dopo il 1578, ebbe possibilità di emettere sentenze capitali. Nel suo operato era affiancato da un luogotenente e da un cavaliere di sua scelta e da un cancelliere scelto dalla comunità (privilegio concesso in età veneta e confermato ancora alla fine dei Seicento).

ultima modifica: 19/01/2005

[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]