comune di Brissago sec. XV - 1757

Brissago fece parte del feudo della Valtravaglia, infeudato ai Rusca dal 1438, poi del feudo di Luino, che divenne possesso dei Lonati e poi dei Marliani. Le terre del feudo, eccetto Luino, furono cedute nel 1694 ai Moriggia, che le tennero fino al 1783 (Casanova 1904).
Nel 1751, secondo le risposte ai 45 quesiti della II giunta del censimento, il comune era infeudato al marchese Cosmo Cesare Moriggia, al quale si corrispondevano annualmente 54 lire e 12 soldi. A Porto risiedeva il giudice feudale, all’epoca Carlo Francesco Luvini, al quale si pagavano come salario ogni anno 4 lire e 12 soldi. Alla banca criminale del giudice feudale il console non era solito prestare alcun giuramento.
Brissago non aveva sotto di sé altri comuni ad esso aggregati, né era aggregato ad altro comune più grande.
Il comune aveva un consiglio particolare; due sindaci, un console e un cancelliere erano i rappresentanti. I consigli erano costituiti con l’intervento dei suddetti sindaci, console, cancelliere, dei maggiori estimati e di altri interessati. Le riunioni si facevano nella pubblica piazza. I sindaci si eleggevano nel mese di gennaio ogni anno mediante l’estrazione a sorte dei maggiori estimati (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3038, vol. XX – XXI, Como, n. 1, Valtravaglia, fasc. 9).

ultima modifica: 11/07/2006

[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]