comune di Oneda sec. XIV - 1757

La località di Oneda appartenne alla pieve di Angera. Angera col suo territorio era antico feudo degli arcivescovi di Milano. Nel 1350 il pontefice Clemente VI investì del feudo Caterina di Bernabò Visconti; nel 1397 Angera divenne contado, a favore di Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano. Nel 1404 il feudo di Angera passò ad Alberto Visconti di Castelletto.
Nel 1449 il consiglio generale della comunità di Milano effettuò la vendita della pieve d’Angera, con la sua rocca, i poteri giurisdizionali e una serie di entrate fiscali, al conte Vitaliano Borromeo (Casanova 1930).
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e nei suoi successivi aggiornamenti del XVIII secolo Oneda risultava ancora compresa nella pieve di Angera (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cart. 2).
Nel 1633 la relazione di Ambrogio Oppizzone sulle terre censite dello stato di Milano segnala Oneda tra le comunità della pieve di Angera soggette al pagamento della tassa sul sale (Oppizzone 1634).
Nelle risposte ai 45 quesiti del 1751 della II giunta del censimento, Oriano e Oneda risultavano sotto la giurisdizione del giudice feudale di Angera, senza alcun pagamento, mentre per le cause di maggior magistrato facevano capo al vicario del Seprio in Gallarate. I consoli prestavano giuramento alla banca criminale sia in Gallarate che in Angera. Il comune di Oriano era distinto da quello di Oneda per quanto riguardava i gravami, sebbene i comuni fossero disegnati in un’unica mappa. Entrambi i comuni erano privi di consigli. Per trattare i casi di pubblico interesse si convocavano gli abitanti nella pubblica piazza col suono della campana. I consoli cambiavano ogni mese, a turno per casa. Non vi era patrimonio pubblico e, per quanto riguardava la vigilanza sulla divisione dei carichi pubblici, ad Oneda era affidata ai maggiori estimati. Oneda disponeva di un cancelliere, abitante a Cuirone (Cuvirone), nella pieve di Somma, anziano e ammalato, al quale si corrispondevano 3 lire e 10 soldi all’anno e che non conservava nemmeno un archivio dei riparti. Le anime collettabili e non collettabili di Oneda erano circa 53 (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3074, fasc. 9).
Nel Compartimento territoriale specificante le cassine, del 1751, Oriano e Oneda appaiono ancora indicati come comuni separati (Compartimento Ducato di Milano, 1751).

ultima modifica: 13/10/2003

[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]