comune di Tornavento con Tinella sec. XIV - 1757

La località di Tornavento è citata negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano e faceva parte della pieve di Dairago. Era tra le comunità che contribuivano alla manutenzione della strada di San Pietro all’Olmo (Compartizione delle fagie 1346).
Appare successivamente, dal 1573, tra le comunità della pieve di Dairago censite nei registri d’estimo del XVI e XVII secolo (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cartt. 14-15). Nel secolo successivo il comune risulta tra le terre censite dello stato di Milano soggette al censo del sale (Oppizzone 1634).
Secondo le risposte ai 45 quesiti del 1751 della II giunta del censimento, il comune, di 94 anime, collettabili o non collettabili, era infeudato al conte Prada, al quale non effettuava però alcun pagamento.
Il giudice feudale competente risiedeva a Gallarate. Il console della comunità prestava il suo ordinario giuramento alla banca criminale del giudice regio, il vicario del Seprio, con sede in Gallarate.
Il comune non disponeva di un consiglio, ma di un solo console, che si sceglieva tramite pubblico incanto, al minor offerente, nell’ultimo giorno dell’anno. Al console erano affidate l’amministrazione del patrimonio comunale e “la vigilanza della giustizia dei pubblici riparti”; lo assistevano il cancelliere e gli “homini” della comunità. Per i riparti poi veniva dato avviso ai proprietari e ai loro agenti.
Il cancelliere del comune risiedeva a Tornavento per la maggior parte dell’anno e conservava le pubbliche scritture, in mancanza di archivio. Il comune si serviva anche di un esattore, che veniva scelto tramite pubblico incanto e rimaneva in carica per tre anni (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3072, fasc. 19).

ultima modifica: 13/10/2003

[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]