comune di Sacconago con Cassina di Borghetto 1730 - 1757

L’aggregazione di Borghetto o Cassina di Borghetto a Sacconago fu disposta nel 1730 dalla giunta del censimento (Aggregazioni di comuni Stato di Milano, 1730), anche se il comune di Borghetto risultava già presente nella mappa di Sacconago del Catasto c. d. teresiano misurata nel 1722, il cui titolo era: “Mappa di Sacconago Pieve di Olgiate Oilona Ducato di Mil(a)no… Con l’unione de pezzi 32 del commune di Brughetto, contenuti nel fog(li)o 8 dal n° 1 sino al n° 32 del foglio 9” (Area virtuale, MUT 65).
Secondo le risposte ai 45 quesiti del 1751 della II giunta del censimento, il comune, che contava circa 850 anime collettabili e non collettabili, era infeudato al marchese Carlo Corio, cui la comunità pagava per onorario 70 lire, oltre a 10 some d’avena per regalia.
La giurisdizione era esercitata dal podestà feudale, all’epoca Benedetto Prandone del borgo di Busto Arsizio, che aveva il suo luogotenente, Carlo Giuseppe Lualdi, che abitava nella comunità, al quale, oltre all’esenzione dai tributi personali, si pagavano come onorario 7 lire, per l’assistenza e sottoscrizione dei riparti. Il console prestava il giuramento ogni anno alla banca del Seprio in Gallarate e anche nel pretorio di Milano.
Il comune disponeva di un consiglio, formato da due deputati, un console e da sei a otto estimati. I deputati o sindaci si sostituivano ogni anno nella pubblica piazza col previo suono della campana e venivano estratti a sorte tramite biglietti. La cura dei pubblici riparti era completamente affidata agli estimati della comunità.
Il cancelliere del comune risiedeva nel luogo e le scritture si trovavano presso di lui in una stanza presa in affitto dalla comunità destinata alla conservazione dei documenti. Il salario del cancelliere era di 45 lire (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3073, vol. D XV, Milano, pieve di Olgiate Olona, fasc. 16).

ultima modifica: 13/10/2003

[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]