monastero dei Santi Pietro e Paolo 1102 - 1798

Monastero benedettino femminile.
Fu fondato, se si presta fede a una trascrizione dell'atto di fondazione conservata tra la documentazione settecentesca dell'ente, nel 1102 da Criberto Casati, che lasciò i suoi beni al monastero (Fondo di Religione, Santi Pietro e Paolo, Brugora); il monastero fu posto direttamente sotto la protezione della Santa Sede con bolla di Pasquale II del 6 novembre 1103 (Cappellini 1960, pp. 5-6; Ordini religiosi, Santi Pietro e Paolo, Brugora, memorie della fondazione, fascicolo cancellato dall'acqua). Per diversi anni le monache cercarono di liberarsi dal potere della famiglia fondatrice; il monastero venne più volte minacciato di chiusura a causa di disordini interni.
Nel secolo XVIII il monastero risulta possedere terreni nelle comunità di Brugora, Canonica del Lambro, Monte con Cassina Casaglia, Triuggio, Valle con Guidino, Besana, Briosco, Colzano, Sovico, Renate, nella pieve di Agliate; Biassono, Macherio, nella pieve di Desio; Casatenovo con Campo Fiorenzo, Lomaniga, Oriano, nella pieve di Missaglia; Velate, pieve di Vimercate (Possessi dei monasteri femminili, sec. XVIII; Catasti ecclesiastici, ducato di Milano; Catasti ecclesiastici, pievi milanesi).
Fu soppresso il 15 settembre 1798 (Distinta soppressioni, 1796-1799).

ultima modifica: 12/06/2006

[ Lavinia Parziale ]