parrocchia di Sant' Andrea apostolo sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Brescia.
La chiesa parrocchiale di Sant'Andrea di Malegno è attestata nel Catalogo queriniano del 1532, prezioso elenco del clero bresciano, che la inserisce "in valle Camonica" indicandone "Dominicus de Osemo" in qualità di parroco e attribuendole un valore corrispondente a 20 ducati (Guerrini 1925, p. 94).
Nel 1580, all'epoca della visita apostolica di Carlo Borromeo alla vicaria di Esine, il reddito del beneficio parrocchiale assommava a circa 16 "salmarum bladorum". Il clero era complessivamente costituito dal parroco. Il numero delle anime era di circa 480, di cui 316 comunicati; la dottrina cristiana era frequentata. Nella chiesa parrocchiale di Sant'Andrea apostolo, consacrata, si trovavano tre altari, tra i quali quello della Beatissima Vergine; vi erano inoltre le scuole del Santissimo Sacramento e dei Disciplini, non erette (Visita Borromeo, IV, Val Camonica, pp. 103-105).
Nel 1702, durante la visita pastorale del vescovo Marco Dolfin alla diocesi di Brescia, le entrate annue del beneficio parrocchiale assommavano a 46 "some" di prodotti agricoli e 39 denari provenienti dai livelli. Il clero era complessivamente costituito dal parroco, da due sacerdoti e un suddiacono. Il numero delle anime era di 596, di cui 464 comunicati; la dottrina cristiana era frequentata. nella chiesa parrocchiale di Sant'Andrea apostolo si trovavano quattro altari; vi erano inoltre erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Santissimo Rosario, quest'ultima istituita canonicamente il 29 settembre 1614. Nel territorio parrocchiale esisteva l'oratorio di San Rocco (Visita Dolfin, 70, Val Camonica, ff. 261r-262v).
In seguito alla promulgazione del "Direttorio diocesano per le zone pastorali", riguardante la revisione territoriale della diocesi e attuato nel 1989 con decreto vescovile (decreto 14 aprile 1989), la parrocchia di Sant'Andrea apostolo in Malegno è stata attribuita alla zona pastorale II - Media Valle Camonica.

ultima modifica: 20/04/2005

[ Elena Mazzetti ]