parrocchia dei Santi Pietro e Paolo apostoli sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Brescia.
Nel 1580, all'epoca della visita apostolica di Carlo Borromeo alla vicaria di Iseo, il reddito del beneficio parrocchiale assommava a circa 1000 lire, 12 soldi e (...) denari. Il clero era complessivamente costituito dal parroco e da un sacerdote cappellano. Il numero delle anime era di 1000, di cui 600 comunicati; la dottrina cristiana non era frequentata. Nella chiesa parrocchiale di San Pietro, consacrata e di patronato dei canonici regolari Scopetini della chiesa di San Giovanni Evangelista in Brescia, si trovavano otto altari; vi era inoltre la scuola del Corpo di Cristo, non eretta. Nel territorio parrocchiale esistevano la scuola dei Disciplini, eretta; gli oratori dei Disciplini, di Santa Maria della Ceriola, di San Rocco e di Santa Maria di Loreto; il luogo pio della Carità; la chiesa di San Bernardo (Visita Borromeo, III, Sebino, pp. 25-32).
Nel 1703, durante la visita pastorale del vescovo Marco Dolfin alla diocesi di Brescia, il clero della parrocchia di Provaglio d' Iseo era complessivamente costituito dal parroco, da cinque sacerdoti e da un chierico. Il numero delle anime era di 959, di cui 735 comunicati; la dottrina cristiana era frequentata. Nella chiesa parrocchiale, attestata sotto il titolo dei Santi Pietro e Paolo e di incerta consacrazione, si trovavano tre altari; vi erano inoltre erette le scuole della Madonna del Rosario e del Santissimo Sacramento. Nel territorio parrocchiale esistevano i seguenti oratori: di Santa Maria Maddalena, sede della confraternita dei Disciplini; di San Bernardo; della Madonna del Corno; di San Carlo; della Madonna, di giuspatronato Fenaroli. Nell'oratorio di San Rocco vi erano tre cappellanie, in quello di San Bernardo due, in quello di San Carlo una (Visita Dolfin, 71, Sebino, ff. 68r-69r).
Nel corso del 1700 la chiesa parrocchiale di Provaglio d' Iseo risultava essere ancora di patronato del padre abate e dei canonici di San Giovanni Evangelista in Brescia, come emerge dalla nomina a rettore di Angelo Ragosa di Manerbio, avvenuta il 25 febbraio 1771.
Nel secolo successivo la vecchia chiesa parrocchiale venne sostituita da una nuova che il 9 gennaio 1817 ottenne la parrocchialità sotto il titolo di San Pietro principe degli apostoli con decreto del vescovo di Brescia Gabriele Maria Nava (decreto 9 gennaio 1817) (ACVBs, Atti parrocchiali).
L' attuale titolo della chiesa parrocchiale è documentato a partire dal 1881. Si possiedono le nomine dei rettori-parroci dal 1771 fino al 1977 (ACVBs, Atti parrocchiali, Provaglio d'Iseo).
Già inserita nella vicaria di Iseo tra il XIX e il XX secolo (ACVBs, Atti parrocchiali, Provaglio d'Iseo), in seguito alla promulgazione del "Direttorio diocesano per le zone pastorali", riguardante la revisione territoriale della diocesi e attuato nel 1989 con decreto vescovile (decreto 14 aprile 1989), la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo in Provaglio d' Iseo è stata attribuita alla zona pastorale V - Sebino.

ultima modifica: 11/01/2005

[ Elena Mazzetti ]