parrocchia di Santo Stefano protomartire sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Brescia.
La chiesa parrocchiale della pieve "nuncupata" di Santo Stefano di Rogno è attestata il 14 ottobre 1526, data della sua collazione pontificia ad Alberto Federici. Il designamento dei beni mobili e stabili della parrocchia, eseguito nel corso del rettorato di un altro Alberto Federici in base alle motivazioni espresse in un editto generale emanato dal vescovo di Brescia Domenico Bollani il 29 agosto 1575, reca la data 18 maggio 1576. Si possiedono le nomine dei rettori-parroci dal 1526 fino al 1966 (ACVBs, Atti parrocchiali, Rogno).
Nel 1580, all'epoca della visita apostolica di Carlo Borromeo alla vicaria di Artogne, il reddito del beneficio parrocchiale assommava a circa 100 scudi. Il clero era complessivamente costituito dall'arciprete. Il numero delle anime era di 353, di cui 200 comunicati; la dottrina cristiana era frequentata. Nella chiesa parrocchiale arcipresbiterale, attestata sotto il titolo di Santo Stefano e consacrata, si trovava un unico altare e vi erano due chiericati; erano inoltre erette la società del Santissimo Sacramento e quella del Rosario, quest'ultima eretta nel 1579 da frate Cosanzo dell'ordine dei Predicatori. Nel territorio parrocchiale esistevano il luogo pio della misericordia; la chiesa di San Pietro, in località Castro Franco; l'oratorio di San Rocco, nella terra di Becimo (VIsita Borromeo, IV, Val Camonica, pp. 39-44).
Nel 1702, durante la visita pastorale del vescovo Marco Dolfin alla diocesi di Brescia, il reddito annuo del beneficio parrocchiale assommava a 400 scudi bresciani. Il clero era complessivamente costituito dall'arciprete e da un sacerdote. Il numero delle anime era di 326, di cui 200 circa comunicati; la dottrina cristiana era frequentata. Nella chiesa parrocchiale arcipresbiterale si trovavano tre altari; vi erano inoltre erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Santissimo rosario e dei Sette Dolori di Maria Vergine. Nel territorio parrocchiale esisteva l'oratorio di San Giuseppe, in Becimo (Visita Dolfin, 70, val Camonica, f. 301rv).
Già inserita nella vicaria di Rogno tra il XIX e il XX secolo (ACVBs, Atti parrocchiali, Rogno), in seguito alla promulgazione del "Direttorio diocesano per le zone pastorali", riguardante la revisione territoriale della diocesi e attuato nel 1989 con decreto vescovile (decreto 14 aprile 1989), la parrocchia di Santo Stefano protomartire in Rogno è stata attribuita alla zona pastorale IV - Alto Sebino.

ultima modifica: 11/01/2005

[ Elena Mazzetti ]