parrocchia di Sant'Antonio abate 1601 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Cremona.
Eretta in parrocchia dal vescovo Cesare Speciano durante la visita pastorale compiuta nel 1601, con territorio estrapolato dalle parrocchie di Pomponesco e San Pietro di Viadana (Visita Speciano 1599-1607).
Nel 1786 il clero risultava composto dal parroco, un curato coadiutore e tre sacerdoti (Bonafossa sec. XVIII).
La rendita netta del beneficio parrocchiale assomava a lire 1220 nel 1786.
Il numero dei parrocchiani era di 812 unità nel 1786; 892 nel 1810 (Moruzzi 1992).
Entro i confini dell parrocchia di San Matteo delle Chiaviche, erano segnalati nel 1786 due oratori (Bonafossa sec. XVIII).
La parrocchia di Sant'Antonio abate, segnalata negli atti della visita pastorale effettuata nel 1810 dal vescovo Omobono Offredi (Moruzzi 1992) e successivamente elencata tra le parrocchie della diocesi di Cremona nel 1899 (Stato Stato clero diocesi di Cremona, 1899), è sempre stata inserita tra XIX e XX secolo nel viacariato foraneo di Viadana. Nel 1935 (Stato clero diocesi di Cremona, 1935) e nel 1972 (GDCr, 1972) era compresa nel vicariato foraneo di Dosolo. In base al decreto 29 settembre 1975 del vescovo Giuseppe Amari, con cui è stata rivista l'organizzazione territoriale della diocesi cremonese, è stata attribuita alla zona pastorale 13 (decreto 29 settembre 1975).
Nel 1989 faceva parte della zona pastorale 11 (GDCr, 1989).
[C. Gat.]

ultima modifica: 24/01/2005

[ Saverio Almini ]