parrocchia di San Rocco sec. XVI - [1989]

parrocchia di Santa Maria Assunta
sec. XIII - sec. XVI

parrocchia di San Rocco
sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Le prime attestazioni di una parrocchia in Bianzano ne ricordano la titolazione a Santa Maria. La chiesa di San Rocco, infatti, che alcune fonti vogliono fondata nel 1514, nella seconda metà del XVI subentrò come parrocchiale al posto dell’antica chiesa di Santa Maria Assunta, smembrata dalla plebana di Mologno, pare fin dal 1234 (Pagnoni 1992). In occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 28 ottobre 1575, la parrocchia di Santa Maria di Bianzano, dipendente dalla pieve di Mologno, risultava priva di reddito. A motivo di ciò la vicinia di Bianzano, a seguito di una convenzione con il comune, si era impegnata a stipendiare autonomamente il parroco per una mercede annuale pari a 180 lire. La parrocchia di Bianzano risulta infatti censita nel registro delle commende episcopali, recante le nomine di quei parroci, né mercenari né titolari di benefici, che venivano confermati dal vescovo ogni sei mesi (Commende 1550-1597).
I decreti dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, visitatore apostolico nel 1575, al proposito sono chiari: egli ingiunse alla "vicinia" di provvedere a costituire una dote per il parroco e demandò all’ordinario diocesano di Bergamo la decisione, data la ristrettezza del beneficio, di "coniungere" la parrocchiale a quella ad essa più vicina. La comunità di Bianzano contava a quell’epoca 229 anime, di cui 118 comunicate. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio dedicato a San Rocco (Visita Borromeo 1575).
La parrocchia di Bianzano rimase compresa nella pieve di Mologno anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
In occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta nel 1659, la parrocchia di Bianzano risultava compresa nella vicaria foranea di Mologno ed era amministrata da due sacerdoti. Nella parrocchiale erano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario, e della Dottrina cristiana. Si menzionava l’esistenza di un istituto della Misericordia (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, presso la parrocchia mercenaria sotto l’invocazione di San Rocco confessore di Bianzano, sita in Valle Cavallina e dipendente dalla pieve di Mologno, risultavano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio della Beata Vergine Maria, sede dell’antica parrocchiale. La comunità di Bianzano contava a quell’epoca 210 anime, di cui 135 comunicate (Marenzi 1666-1667).
Secondo quanto si desume dalla serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi, contenenti le relazioni dei vicari foranei dall’anno 1734, la parrocchia di Bianzano risultava compresa nella vicaria di Mologno; nel 1784 risultava compresa entro la medesima circoscrizione, ma sottoposta al vicario di San Martino di Cenate (Stati del clero 1734-1822).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 3 settembre 1780, nella parrocchiale intitolata a San Rocco era eretta la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, la scuola del Rosario, presso l’altare omonimo, e la scuola della Dottrina cristiana, presso l’altare di San Francesco d’Assisi. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio campestre della Beata Vergine Assunta. Esisteva un luogo pio della Misericordia. Per la comunità di Bianzano, costituita da 190 anime di cui 140 comunicate, prestavano servizio un curato mercenario e un cappellano (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel 1861, la parrocchia di San Rocco di Bianzano risultava annessa alla vicaria XIV di Mologno. A quest’epoca la comunità contava 362 anime, ed era retta da un parroco e da un coadiutore. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio dipendente della Beata Vergine Assunta (GDBg).
La parrocchia di Bianzano restò annessa alla vicaria foranea di Mologno fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), la parrocchia di Bianzano fu aggregata alla zona pastorale XV, composta dalle parrocchie delle vicarie di Mologno, Solto e Sovere. Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Borgo di Terzo-Casazza (decreto 27 maggio 1979).

Relazioni:
compresa in:
pieve di Mologno sec. XVI - 1568
vicaria foranea di Mologno 1568 - 1979
zona pastorale XV 1971 - 1979
vicariato locale di Borgo di Terzo-Casazza 1979 - [1989]

ultima modifica: 31/08/2005

[ Roberta Frigeni ]