parrocchia di San Bartolomeo apostolo e San Bernardino confessore 1775 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. L’esistenza in Ubiale di una chiesa dedicata a San Bartolomeo è attestata fin dal 1360. E’ possibile affermarlo grazie all’analisi di una serie di fascicoli che registrano, a partire da quella data, le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi. Tra di essi, un’ordinanza di Bernabò Visconti riporta dapprima un indice generale ("nota ecclesiarum") delle chiese e monasteri di Bergamo, per poi specificarne le rendite e la tassa, nominando di ogni beneficio il titolare. Dall’attestazione del reddito della chiesa ricaviamo che nella chiesa di San Bartolomeo, esisteva un beneficio di cui non si specificava la stima. Veniva inoltre nominato il titolare della chiesa ("dominus presbiter Iohannes de Carabollis rector"), con il rispettivo reddito, pari a 20 lire (Nota ecclesiarum 1360).
In occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, la chiesa di Ubiale ("ecclesia Sancti Bartholomei loci de Ubiallo") veniva menzionata come chiesa sussidiaria (Visita Borromeo 1575). La comunità di Ubiale, con le contrade vicine di Grumello, Sopracorna, Cabonoreno, Capletti e Coriplano venne smembrata dalla chiesa di San Giacomo di Sedrina l’8 febbraio 1775, per decreto del vescovo Marco Molino, che ne erigeva la chiesa di San Bartolomeo in parrocchia mercenaria (decreto 8 febbraio 1775). L’erezione ottenne il riconoscimento civile del Senato veneto, con risoluzione del doge Aloisio Mocenigo del 6 aprile 1775 (Fascicoli parrocchiali, Ubiale). La parrocchia di Ubiale venne consacrata il 24 novembre 1900 dal vescovo Gaetano Camillo Guindani che aggiungeva all’antico titolo di San Bartolomeo apostolo quello di San Bernardino (GDBg).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 15 luglio 1780, la comunità contava 268 anime "di comunione" (Visita Dolfin 1778-1781).
Probabilmente fin dal momento della propria erezione, la parrocchia di Ubiale fu sottoposta alla vicaria foranea di Villa d’Almè. Si hanno attestazioni in tal senso fin dal 1809 (Fascicoli parrocchiali, Villa d’Almè).
Nel 1822, come attestato da una relazione indirizzata al vescovo dal vicario foraneo di Villa d’Almè, la parrocchia di Ubiale risultava priva di beneficio, e amministrata da un parroco mercenario. La comunità contava 350 anime "disperse in nove contrate" (Fascicoli parrocchiali, Villa d’Almè).
Nel 1861, la parrocchia di San Bartolomeo apostolo di Ubiale risultava dipendere dalla vicaria XXXII di Villa d’Almè. A quest’epoca la comunità contava 414 anime, ed era retta da un parroco e da un coadiutore (GDBg).
La parrocchia rimase compresa in tale circoscrizione sino al 1906, quando il vescovo Giacomo Maria Radini Tedeschi decretò l’erezione del vicariato foraneo di Brembilla, annettendovi la comunità di Ubiale (decreto vescovile 14 agosto 1906). Con decreto 14 gennaio 1938 del vescovo Adriano Bernareggi la parrocchia dei Santi Bartolomeo apostolo e Bernardino confessore in Ubiale venne stralciata dalla circoscrizione di Brembilla e aggregata a quella di Zogno (decreto 14 gennaio 1938).
La parrocchia di Ubiale rimase compresa nella vicaria di Zogno fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), confluì nella zona pastorale V, composta dalle parrocchie delle vicarie di Zogno, Selvino, Sottochiesa, San Giovanni Bianco, Serina e Brembilla (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Brembilla-Zogno (decreto 27 maggio 1979).

Varianti denominative:
parrocchia di San Bartolomeo 1775 - 1900
parrocchia di San Bartolomeo apostolo e San Bernardino confessore 1902 - [1989]
Relazioni:
sussidiaria di:
Sedrina (1775)

compresa in:
vicaria di Villa d’Almè [1775] - 1906
vicaria di Brembilla 1906 - 1938
vicaria di Zogno 1938 - 1979
zona pastorale V 1971 - 1979
vicariato locale di Brembilla-Zogno 1979 - [1989]

ultima modifica: 05/09/2005

[ Roberta Frigeni ]