parrocchia di San Pietro apostolo sec. XIV - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Secondo quanto riportato da Pagnoni, la prima parrocchiale di Tagliuno fu un’antica chiesa dedicata a San Pietro e solo nel XVII secolo si costruì una nuova chiesa sull’area di un antico oratorio dedicato a San Lorenzo che da tempo fungeva da parrocchiale. La nuova chiesa fu consacrata il 6 maggio 1828 dal vescovo di Pavia, Luigi Tosi, che le trasferiva il titolo di San Pietro apostolo (Pagnoni 1992). I cambi di denominazione della parrocchia sono testimoniati nelle fonti relative ai secoli XVI, XVII e XVII.
In una lista delle chiese di Bergamo sottoposte a un censo imposto dalla Santa Sede circa il 1260, la chiesa di Tagliuno, dipendente dalla pieve di Calepio, compariva sotto il titolo di San Pietro. Ulteriore menzione della chiesa di Tagliuno si trova nell’elenco delle chiese e loro rappresentanti al sinodo bergamasco del 1304 indetto dal vescovo Giovanni da Scanzo. In tale fonte è infatti nominato "pre Iacobus presbiter" della chiesa di San Pietro (Chiese di Bergamo sottoposte a censo).
Successiva attestazione della chiesa di San Pietro si trova in una serie di fascicoli che registrano, a partire dal 1360, le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi. Tra di essi, un’ordinanza di Bernabò Visconti riporta un indice generale ("nota ecclesiarum") delle chiese e monasteri di Bergamo, per poi specificarne le rendite e la tassa, nominando di ogni beneficio il titolare. Dall’attestazione del reddito della chiesa ricaviamo che in essa esistevano due benefici (Nota ecclesiarum 1360).
In occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 15 settembre 1575, la parrocchia di Tagliuno, dipendente dalla pieve di Calepio, era censita sotto l’invocazione di San Lorenzo. In un coevo manoscritto recante l’elenco dei benefici delle chiese della diocesi, il beneficio parrocchiale di Tagliuno risultava con il titolo di San Pietro (Beneficiorum ecclesiasticorum 1577). La parrocchia risultava godere di un beneficio pari a 200 scudi. Nella parrocchiale figurava eretta la scuola del Santissimo Sacramento. Entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi la chiesa di San Pietro, antica sede parrocchiale, la chiesa di Santa Maria di Cividino, e gli oratori di San Giovanni Battista, San Rocco e San Salvatore, di cui il Borromeo decretò la chiusura. La comunità di Tagliuno contava a quell’epoca 1000 anime di cui 600 comunicate, ed era retta da un parroco affiancato da un coadiutore. Si attestava l’esercizio della Dottrina cristiana per gli uomini (Visita Borromeo 1575).
La parrocchia di Tagliuno rimase compresa nella pieve di Calepio, anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi, sottoposta al parroco di Paratico, nominato vicario foraneo della suddetta circoscrizione (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
In occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta nel 1659, la parrocchia beneficiata di Tagliuno risultava compresa nella vicaria foranea di Calepio. Nella parrocchiale erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, presso la parrocchiale beneficiata sotto l’invocazione di San Lorenzo martire di Tagliuno, figuravano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso un monastero dei padri minori riformati nella contrada del Cividino con l’annessa chiesa dedicata a San Francesco, l’oratorio della Beata Vergine Maria detta della Madonna della Neve, l’oratorio di San Rocco, l’oratorio di San Pietro, antica sede parrocchiale, l’oratorio di San Salvatore, l’oratorio della Beata Vergine Maria nella contrada del Cividino, e l’oratorio di San Giovanni, sito nella medesima contrada. La comunità di Tagliuno contava a quest’epoca 1234 anime di cui 840 comunicate, ed era retta da un parroco e da quattro sacerdoti (Marenzi 1666-1667).
Nella serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi, contenenti le relazioni dei vicari foranei dall’anno 1734, la parrocchia di Tagliuno risultava compresa nella vicaria di Calepio (Stati del clero 1734-1822).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin avvenuta il 5 giugno 1781, nella parrocchiale prepositurale risultavano erette la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, la scuola del Rosario presso l’altare omonimo, la confraternita dei disciplini del Suffragio e la confraternita della Dottrina cristiana. Entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi gli oratori di San Rocco, Santa Maria della Neve, San Salvatore, San Giuseppe patriarca, San Giovanni Battista nel Cividino, Santa Maria del Cividino. La comunità di Tagliuno contava a quell’epoca 1370 anime, di cui 962 comunicate (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel 1861, la parrocchia di "San Pietro apostolo" di Tagliuno risultava annessa alla vicaria V di Calepio. A quest’epoca la comunità contava 2070 anime ed era retta da un parroco definitore della vicaria, tre coadiutori e due sacerdoti. Entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi gli oratori dipendenti di Santa Maria Assunta, San Rocco confessore, Beata Vergine Immacolata, San Giovanni Battista (GDBg).
La parrocchia di Tagliuno rimase annessa a tale vicaria fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, fu aggregata alla zona pastorale XIII, composta dalle parrocchie delle vicarie di Calepio, Predore e Telgate (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Calepio-Telgate (decreto 27 maggio 1979).

Varianti denominative:
parrocchia di San Lorenzo
sec. XVI - sec. XVII
parrocchia di San Pietro
sec. XIV - [1989]

Relazioni:
matrice di:
Cividino 1901

compresa in:
pieve di Calepio sec. XIV - 1568
vicaria foranea di Calepio 1568 - 1979
zona pastorale XIII 1971 - 1979
vicariato di Calepio-Telgate 1979 - [1989]

ultima modifica: 05/09/2005

[ Roberta Frigeni ]