parrocchia di Santa Maria Assunta 1460 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Fin dal XIII secolo, le comunità di Solza e di Medolago erano unite in una sola entità parrocchiale, avente sede nella chiesa di San Protasio "in campis". In una lista delle chiese di Bergamo sottoposte a un censo imposto dalla Santa Sede circa il 1260, tra le chiese dipendenti dalla pieve di Terno, la chiesa di Medolago, intitolata a San Protasio, risultava infatti censita in un’unica menzione insieme a quella di San Giorgio in Solza (Chiese di Bergamo sottoposte a censo). Ulteriore attestazione della presenza di una chiesa dedicata a San Protasio in Medolago si trova in una serie di fascicoli che registrano, a partire dal 1360, le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi. Tra di essi, un’ordinanza di Bernaḅ Visconti riporta un indice generale ("nota ecclesiarum") delle chiese e monasteri di Bergamo, per poi specificarne le rendite e la tassa, nominando di ogni beneficio il titolare. Dall’attestazione del reddito, si ricava che in San Protasio erano censiti due benefici (Nota ecclesiarum 1360).
Secondo quanto riportato in una relazione settecentesca delle Memorie storiche di Solza, le due chiese di Medolago e di Solza si resero reciprocamente autonome nel 1460, e sin da allora, a Medolago, svolse le funzioni di parrocchiale la chiesa di Santa Maria (Fascicoli parrocchiali, Solza). Si ha menzione di un oratorio in Medolago dedicato a Santa Maria fin dall’XI secolo. In un documento dell’anno 1040, infatti, è menzionata una "capella … in onore Sancte Marie" entro un contratto di una vendita tra privati (Pergamene archivi Bergamo 1988).
In occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 28 settembre 1575, la chiesa dedicata a Santa Maria in Medolago, dipendente dalla pieve di Terno d’Isola, risultava la nuova parrocchiale in sostituzione della chiesa campestre dedicata ai Santi Gervasio e Protasio. In un coevo manoscritto recante l’elenco dei benefici delle chiese della diocesi, il beneficio parrocchiale di Medolago risultava tuttavia sotto il titolo dei Santi Gervasio e Protasio (Beneficiorum ecclesiasticorum 1577). All’epoca della visita del Borromeo, la parrocchia di Medolago risultava godere di un reddito pari a 200 lire. La comunità contava 400 anime di cui 200 comunicate, ed era retta dal parroco e da un chierico (Visita Borromeo 1575).
La parrocchia di Medolago rimase compresa nella pieve di Terno anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
In occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta nel 1659, la parrocchia di Medolago, compresa nella vicaria di Terno, contava 283 anime. In essa prestava servizio il solo parroco. Vi risultavano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario e della Dottrina cristiana (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la parrocchia sotto l’invocazione di "Santa Maria", dipendente dalla "pieve di Terno", viene censita come "mercenaria di ragione del comune". Vi risultavano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio di San Gervasio e Protasio, l’oratorio dedicato a San Defendo di ragione dei monaci cassinesi di Pontida. La comunità di Medolago contava a quest’epoca 325 anime di cui 193 comunicate, ed era retta da un parroco affiancato da un cappellano (Marenzi 1666-1667).
Secondo quanto si desume dalla serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi contenenti le relazioni dei vicari foranei a partire dall’anno 1734, la parrocchia di Medolago risultava compresa nella vicaria di Terno. Nel registro relativo all’anno 1822, la comunità risultava sottoposta al parroco di Suisio, posto in quel periodo a capo della vicaria foranea (Stati del clero 1734-1822).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin il 22 maggio 1781, nella parrocchiale figuravano le scuole del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, e del Rosario. Era attestata inoltre la scuola della Dottrina cristiana. La comunità di Medolago contava a quell’epoca 462 anime di cui 326 comunicate, ed era retta da un parroco beneficiato e da due sacerdoti (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel 1861, la parrocchia di Santa Maria Assunta di Medolago risultava annessa alla vicaria XXX di Terno. Entro la circoscrizione parrocchiale risultava compresa la chiesa dipendente dedicata ai Santi Gervasio e Protasio martiri. A quest’epoca la comunità contava 750 anime ed era retta da un parroco, un coadiutore e tre cappellani (GDBg).
La comunità di Medolago rimase compresa nella vicaria di Terno d’Isola fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, fu aggregata alla zona pastorale VIII, composta dalle parrocchie delle vicarie di Terno e Chignolo (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Capriate-Chignolo-Terno (decreto 27 maggio 1979).

parrocchia di San Protasio
comparrocchiale di:
Solza sec. XIII - (1460)

Varianti denominative:
parrocchia di Santa Maria Assunta
1460 - [1989]
parrocchia di San Gervasio e San Protasio
sec. XVI

Relazioni:
compresa in:
pieve di Terno 1440 - 1568
vicaria foranea di Terno 1568 - 1979
zona pastorale VIII 1971 - 1979
vicariato di Capriate-Chignolo-Terno 1979 - [1989]

ultima modifica: 05/09/2005

[ Roberta Frigeni ]