parrocchia di Santa Maria Annunciata sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Secondo quanto riportato da Pagnoni, la chiesa di Ponte Nossa fu consacrata con il titolo di Santa Maria Annunciata il 19 aprile 1575 da Tommaso Sperandio Corbelli, coadiutore del vescovo Federico Cornaro, e venne eretta parrocchiale il 19 aprile 1583 dal vescovo Girolamo Regazzoni, che la smembrava dalla chiesa matrice di Sant’Andrea di Premolo (Pagnoni 1992). La chiesa di Santa Maria "de campo longo", nella contrada di Ponte Nossa risultava infatti di recente erezione in occasione della seconda visita pastorale del vescovo Regazzoni, effettuata in luogo dal vicario Salomono nel 1585 (Visita Regazzoni 1578-1588).
In occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta tra il 1658 e il 1659, la parrocchia di Ponte Nossa risultava compresa nella vicaria di Oneta. Il clero era costituito dal solo curato. Vi risultavano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario e della Dottrina cristiana. Si menzionava la presenza di un istituto della Misericordia (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la parrocchia sotto l’invocazione della Beata Vergine Maria di Ponte Nossa, dipendente dalla pieve di Clusone, risultava beneficiata. Presso la parrocchia figuravano erette la confraternita del Santissimo Sacramento e del Rosario. Nella circoscrizione parrocchiale era compreso un luogo pio della Misericordia. Esistevano gli oratori di San Carlo e di San Bernardino. La comunità di Ponte Nossa, retta da un parroco e da un cappellano prestante servizio presso la chiesa di San Bernardino, contava a quest’epoca 154 anime, di cui 94 comunicate (Marenzi 1666-1667).
Secondo quanto si desume dalla serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi, contenenti le relazioni dei vicari foranei dal 1734, la parrocchia di Ponte Nossa risultava compresa nella vicaria di Clusone (Stati del clero 1734-1822).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 9 luglio 1779, nella chiesa parrocchiale figuravano la scuola del Santissimo Sacramento presso l’altare maggiore, amministrata da sindaci, e la scuola del Rosario presso l’altare omonimo. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso un consorzio della Misericordia amministrato da sindaci. Esistevano un oratorio dedicato a San Carlo e uno a San Bernardino, eretto nella contrada di Ponte e amministrato dai vicini di detta contrada. La comunità di Ponte Nossa contava a quell’epoca 217 anime, di cui 150 comunicate ed era officiata da un curato beneficiato affiancato da un cappellano prestante servizio presso l’oratorio di San Bernardino (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel 1861, la parrocchia di Santa Maria Annunciata di "Ponte di Nozza" risultava annessa alla vicaria IX di Clusone. A quest’epoca la comunità contava 339 anime ed era retta dal solo parroco. Entro la circoscrizione parrocchiale risultava compreso l’oratorio dipendente di San Bernardino (GDBg).
La comunità di Ponte Nossa rimase compresa nella vicaria di Clusone almeno fino al 1909 (GDBg). Da questa data divenne capo di una vicaria autonoma (decreto 4 marzo 1908). Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), confluì nella zona pastorale I, composta dalle parrocchie delle vicarie di Ponte Nossa, Ardesio, Clusone, Gromo e Vilminore (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Clusone-Ponte Nossa (decreto 27 maggio 1979).

Relazioni:
smembrata da:
Premolo 1583
Matrice di:
Ponte Selva 1940

Compresa in:
vicaria di Oneta [metà XVII secolo]
vicaria foranea di Clusone [metà secolo XVII] - 1908
vicaria foranea di Ponte Nossa 1908 - 1971
zona pastorale I 1971 - 1979
vicariato di Clusone-Ponte Nossa 1979 - [1989]

ultima modifica: 05/09/2005

[ Roberta Frigeni ]