parrocchia di San Giovanni Battista sec. XVI - 1986

Parrocchia della diocesi di Bergamo. L’antica parrocchiale di San Giovanni era sita in contrada di Laxolo, e se ne trova menzione tra le chiese sottoposte nel 1353 alla chiesa pievana di Almenno San Salvatore, in un documento relativo all’esazione delle decime raccolte in favore della stessa (Manzoni 1988). Essa risultava amministrata attraverso lo iuspatronato dei vicini, come si desume dalla prima nomina di una parroco di cui si ha testimonianza, nel 1542 (Fascicoli parrocchiali, Brembilla). La parrocchia di San Giovanni Battista, in contrada "Laxolo", era infatti censita nel registro manoscritto relativo agli anni 1546-1560, recante l’elenco degli iuspatronati della diocesi di Bergamo (Iuspatronati 1546-1560).
In occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta l’8 ottobre 1575, la parrocchiale di San Giovanni Battista di Brembilla risultava dipendere dalla pieve di Almenno. La scuola della Dottrina cristiana vi venne eretta il 9 ottobre 1575, per decreto del metropolita stesso. Era attestata inoltre la scuola del Santissimo Sacramento, amministrata da due sindaci. Entro la comunità parrocchiale erano comprese le chiese sussidiarie di San Gottardo "in contrata Laxoli", San Rocco "in contrata de Foia", e Sant’Antonio "de Castagnola". A quest’epoca la comunità di Brembilla contava 875 anime di cui 525 comunicate (Visita Borromeo 1575).
La parrocchia di Brembilla rimase compresa nella pieve di Almenno San Salvatore anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
In occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta tra 1658 e 1659, la parrocchia di Brembilla, compresa nella vicaria di Almenno, risultava godere di un beneficio pari a 30 scudi, amministrato attraverso il giuspatronato della vicinia. Il clero era costituito da cinque sacerdoti e tre chierici. Nella parrocchiale risultavano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario, e della Dottrina cristiana. Entro la circoscrizione parrocchiale esisteva un luogo pio della Misericordia (Montanari 1997). Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la chiesa mercenaria sotto il titolo di San Giovanni Battista era definita parrocchiale "di Laxolo di Brembilla": l’attribuzione del toponimo di "Laxolo" è probabilmente riconducibile al fatto che, secondo antiche testimonianze, la primitiva chiesa parrocchiale di Brembilla sorgeva in località Laxolo (Pagnoni 1992). All’epoca della relazione del cancelliere Marenzi, presso la parrocchiale di Brembilla figuravano annesse le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario. Essa aveva alle proprie dipendenze gli oratori di San Gottardo a Laxolo, Santa Maria Elisabetta, Madonna di Loreto nella contrada di Gavazzone, Sant’Antonio nella contrada di Castagnola, e Annunciazione della Beata Vergine Maria nella contrada di Rudino (Marenzi 1666-1667).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 28 agosto 1779, nella parrocchiale risultavano istituite la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, priva di amministratori "perché senza entrate", e la scuola del Santissimo Rosario, presso l’altare omonimo, fondata nel 1604. Il clero era costituito da un parroco mercenario affiancato da sette cappellani. La comunità di Brembilla contava 1667 anime di cui 1000 comunicate. Entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi gli oratori di San Rocco, Sant’Antonio abate, San Filippo Neri, San Gottardo, e Santissima Annunziata, ciascuno dei quali governato da sindaci. Si attestava l’esercizio della Dottrina cristiana (Visita Dolfin 1778-1781).
La parrocchia di Brembilla risultava appartenere alla vicaria di Almenno nel 1734, a quella di Berbenno nel 1784, infine a quella di Villa d’Almè nel 1822 (Stati del clero 1734-1822). Altre fonti attestano ulteriori variazioni dell’appartenenza vicariale. In data 12 ottobre 1791, infatti, il vescovo Giovanni Paolo Dolfin decretò lo smembramento della parrocchia di Brembilla dalla vicaria foranea di Locatello di Valle Imagna e la sua annessione alla vicaria di Almenno San Salvatore (Fascicoli parrocchiali, Brembilla). Tuttavia, ancora nel 3 marzo 1801, nel decreto con cui il vescovo Dolfin nominava il nuovo vicario foraneo di Rota Fuori, la parrocchia di Brembilla compariva tra le comunità sottoposte a tale circoscrizione (Fascicoli parrocchiali, Rota Fuori). Con una risoluzione successiva, emessa in data 17 dicembre 1803, il parroco di Brembilla, Giovanni Antonio Musitelli, veniva nominato dal vescovo Dolfin vicario foraneo "in propria paroecia" (Fascicoli parrocchiali, Brembilla). Nel 1820, il Dizionario Odeporico di Maironi da Ponte registrava la parrocchia di Brembilla nella vicaria di Almenno (Maironi da Ponte 1820), ma già nel 1822, in una lettera indirizzata alla Curia Vescovile dal vicario foraneo Pietro Manzoni, "in esecuzione della circolare 22 aprile 1822, n. 316", la parrocchia di Brembilla compariva nell’elenco di parrocchie dipendenti dalla vicaria di Villa d’Almè. A quell’epoca, un parroco e un viceparroco reggevano una comunità di circa 1700 anime. Alle dipendenze della parrocchiale di Brembilla figuravano gli oratori di San Gottardo di Laxolo, Sant’Antonio abate, San Rocco, San Filippo Neri, San Gaetano e Beata Vergine Annunziata (Fascicoli parrocchiali, Villa d’Almè).
Nel 1861, la parrocchia di San Giovanni Battista di Brembilla risultava dipendere dalla vicaria XXXII di Villa d’Almè. A quest’epoca la comunità contava 2380 anime, ed era retta da un parroco e da cinque coadiutori. Aveva alle proprie dipendenze gli oratori di San Rocco e Sebastiano, San Gottardo, San Filippo Neri, Beata Vergine Annunciata, Sant’Antonio abate e San Gaetano (GDBg).
Nel 1906, la parrocchia di Brembilla divenne "caput vicariae" (decreto 14 agosto 1906). La parrocchia di San Giovanni Battista restò a capo della vicaria fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), confluì nella zona pastorale V, composta dalle parrocchie delle vicarie di Brembilla, Sottochiesa, San Giovanni Bianco, Selvino, Serina e Zogno (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Brembilla-Zogno (decreto 27 maggio 1979).
Nel 1986, in seguito al decreto del ministro dell’interno che risolveva di conferire la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto alle parrocchie della diocesi di Bergamo, alla parrocchia di San Giovanni Battista di Brembilla succedeva per l’intero patrimonio la parrocchia intitolata a San Giovanni Battista e alla Presentazione di Maria Santissima al Tempio, con sede in località Brembilla (decreto 20 novembre 1986).

Relazioni:
Compresa in:
vicaria foranea di Almenno 1568 - [1734]

vicaria foranea di Locatello di Valle Imagna post 1734 - 1791
vicaria foranea di Almenno San Salvatore 1791 - [1809: a questa data non è ancora censita in Villa]

vicaria foranea di Villa d’Almè post 1809 - 1906
vicaria foranea di Brembilla 1906 - 1979
zona pastorale V 1971 - 1979
vicariato locale di Brembilla-Zogno 1979 - [1989]

Matrice di:
Sant’Antonio Abbandonato
1887
Laxolo
1919
Catremerio
1920

ultima modifica: 31/08/2005

[ Roberta Frigeni ]