parrocchia di San Michele arcangelo sec. XIV - 1986

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Secondo quanto riportato da Pagnoni, l’antico oratorio di San Pietro fu la prima sede parrocchiale di Terzo. Nei pressi, in località "Aria", era sorto nel 1108 un monastero benedettino di cui si parla in un atto del 1361, e che condizionò a lungo le vicende stesse della chiesa. Con bolla del 1483, Sisto IV unì chiesa e monastero con il titolo di San Michele e San Pietro. Nel 1557 vi confluirono le servite di Credaro e nel 1660 per decreto di Gregorio Barbarigo, che aveva soppresso il vecchio monastero, si diede inizio a una nuova costruzione che venne inaugurata nel 1676 alla presenza del vescovo Giustiniani (Pagnoni 1992).
Attestazione di una chiesa intitolata ai Santi Bartolomeo e Michele in Terzo si trova in una serie di fascicoli che registrano, a partire dal 1360, le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi. Tra di essi, un’ordinanza di Bernabò Visconti riporta un indice generale ("nota ecclesiarum") delle chiese e monasteri di Bergamo, per poi specificarne le rendite e la tassa, nominando di ogni beneficio il titolare. Da questa fonte si ricava che presso la chiesa dei Santi Michele e Bartolomeo di Terzo, dipendente dalla plebania di Mologno, esisteva un beneficio di cui era titolare "presbiter Teutaldus de Tertio", con un reddito di 25 lire, affiancato da "Martinus de Tertio", titolare a sua volta di un reddito pari a quello succitato (Nota ecclesiarum 1360).
In occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 26 ottobre 1575, la parrocchia di San Michele di Terzo, compresa nella pieve di Mologno, risultava "unita et incorporata", per disposizione di papa Sisto IV del 1482, al monastero benedettino di San Pietro, alle monache del quale spettava la scelta del curato. La parrocchia di San Michele godeva di un reddito di 300 lire annue. La comunità di Terzo contava a quell’epoca 50 anime, di cui 22 comunicate. In seguito alla visita, il metropolita decretò la soppressione del convento di San Pietro, unito a quello di Santa Grata di Bergamo, e l’istituzione della chiesa di San Michele in "vicariatus perpetuus", con un proprio reddito, costituito dalle monache di Santa Grata. Il nuovo vicario avrebbe dovuto prestare servizio religioso per le comunità di Terzo e Vigano, percependo la propria mercede e dalle monache e dai parrocchiani di Vigano (Visita Borromeo 1575). Tuttavia, nel 1581, le monache di San Pietro di Terzo, separatesi da Santa Grata, ottennero di tornare alla primitiva sede (Diocesi di Bergamo 1988).
Il beneficio parrocchiale risulta sotto il titolo dei Santi Bartolomeo e Michele in una fonte quasi coeva alla visita del Borromeo (Beneficiorum ecclesiasticorum 1577).
In occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta nel 1659, la parrocchia di Terzo, compresa nella vicaria foranea di Mologno, risultava amministrata attraverso il giuspatronato delle benedettine di San Pietro in Borgo di Terzo. Godeva di un beneficio pari a 40 scudi. Entro la parrocchiale era eretta la scuola del Santissimo Sacramento, con un’entrata pari a 35 lire (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la parrocchia posta sotto l’invocazione di San Michele arcangelo e San Bartolomeo apostolo risultava aggregata al monastero delle monache. Nel 1659, per decreto del Barbarigo, venne provvisoriamente chiuso il monastero di Borgo di Terzo e le monache vennero trasferite a San Benedetto, dove rimasero fino al 1667, quando fecero ritorno nella nuova sede, costruita presso la chiesa dei Santi Michele e Bartolomeo di Terzo (Diocesi di Bergamo 1988). La comunità di Terzo contava a quell’epoca 74 anime, di cui 41 comunicate (Marenzi 1666-1667).
Nella serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi, contenenti le relazioni dei vicari foranei dall’anno 1734, la parrocchia di Terzo risultava compresa nella vicaria di Borgo di Terzo. Solo a partire dal 1763 - e almeno fino al 1775 (Fascicoli parrocchiali, Borgo di Terzo) - essa risulta compresa entro la medesima circoscrizione, ma sottoposta al vicario di Entratico (Stati del clero 1734-1822).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 30 agosto 1780, la chiesa sotto il titolo di San Michele risulta dipendere dalle monache del monastero di San Pietro e San Michele, alle quali spettava la nomina e la costituzione del beneficio del curato mercenario prestante servizio per la comunità di Terzo. La comunità parrocchiale contava a quell’epoca 50 anime di cui 44 comunicate (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel 1861, la parrocchia di San Michele arcangelo di Terzo risultava compresa nella vicaria IV di Borgo di Terzo. A quest’epoca la comunità di Terzo contava 114 anime, ed era retta dal solo parroco. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio dipendente di San Pietro apostolo (GDBg).
La parrocchia di Terzo rimase compresa nella vicaria di Borgo do Terzo fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), fu aggregata alla zona pastorale XVI, composta dalle parrocchie delle vicarie di Borgo di Terzo e di Trescore. Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Borgo di Terzo-Casazza (decreto 27 maggio 1979).
Con decreto 18 luglio 1986, il vescovo Giulio Oggioni stabilì che le parrocchie di Terzo e Borgo di Terzo costituissero un’unica parrocchia denominata Santa Maria Assunta e San Michele Arcangelo con sede in Borgo di Terzo. La risoluzione vescovile fu raccolta dal decreto ministeriale dello stesso anno che risolveva di conferire la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto alle parrocchie della diocesi di Bergamo. In seguito a tale risoluzione, alla parrocchia di Terzo succedeva per l’intero patrimonio la parrocchia di Santa Maria Assunta e San Michele arcangelo di Borgo di Terzo (decreto 20 novembre 1986).

Relazioni
Matrice di:
Borgo di Terzo 1359(?)

Compresa in:
pieve di Mologno sec. XIV - 1568
vicaria foranea di Mologno 1568 - sec. XVII
vicaria foranea di Borgo di Terzo (vicaria foranea di Entratico) [1734] - 1979
zona pastorale XVI 1971 - 1979
vicariato locale di Borgo di Terzo-Casazza 1979 - 1986

ultima modifica: 05/09/2005

[ Roberta Frigeni ]