parrocchia di San Carlo Borromeo 1696 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Una delle prime attestazioni riguardanti una chiesa in località Burligo risalgono al XVII secolo. Nel sommario delle chiese della diocesi di Bergamo redatto nel 1666, la chiesa di San Carlo di Burligo compariva tra gli oratori dipendenti dalla parrocchia di Palazzago (Marenzi 1666-1667). Questa chiesa ottenne la sua autonomia il 31 marzo 1696 con decreto del vescovo Daniele Giustiniani, con cui fu eretta canonicamente in parrocchia, per separazione dalla parrocchia di San Giovanni Battista di Palazzago (decreto 31 marzo 1696). La chiesa di Burligo risulta essere una delle sei parrocchie che si formarono nel territorio soggetto "in spiritualibus" al monastero di San Giacomo di Pontida (insieme a Palazzago, Endenna, Ambivere, Somendenna, Pontida) e costituivano una specie di diocesi "sui generis": infatti pur appartenendo al territorio della diocesi di Bergamo, esse restarono sottoposte alla giurisdizione degli abati di Pontida, durata seppur con conflitti e complicazioni canonico-giuridiche, fino alla soppressione del monastero nel 1798 (Lunardon, Spinelli 1976).
Negli stati del clero del 1736 la parrocchia di Burligo era compresa nella vicaria di Almenno San Salvatore (Stati del clero 1734-1822) entro cui figurava ancora inserita nel periodo della visita pastorale del vescovo Dolfin. Nella relazione del parroco di Burligo, in occasione di questa visita, si dice che la chiesa parrocchiale, sotto l’invocazione di San Carlo, era stata ricostruita alla fine del XVII secolo con tre altari. Al maggiore era eretta la scuola del Santissimo Sacramento, mentre al secondo altare, quello del Rosario, e al terzo, dei Morti, erano erette rispettivamente le omonime scuole. In parrocchia erano presenti il consorzio della Misericordia e la scuola della dottrina cristiana. Il clero della chiesa parrocchiale era composto dal parroco e da un cappellano, dai quali dipendeva anche la cura dell’oratorio di San Rocco. I parrocchiani erano in tutto 295, di cui da comunione 218 (Visita Dolfin 1778-1781). Nel 1861 la parrocchia di San Carlo di Burligo era compresa nella vicaria di Pontida. Risultava essere di nomina regia e aveva sottoposte alla sua cura 319 parrocchiani. Il clero era composto da un parroco e due cappellani e aveva dipendente l’oratorio di San Rocco (GDBg). Nel 1916, quando venne trasportata la sede della vicaria da Pontida a Mapello, anche la parrocchia di Burligo entrò a far parte di questa nuova circoscrizione (GDBg).
Nel 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la parrocchia di Burligo, insieme a quella di Palazzago, essendo entrambe gravitanti sulla Valle Imagna, furono aggregate alla zona pastorale VII composta dalle parrocchie della vicaria di Almenno San Salvatore e di Rota Fuori (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, la parrocchia di San Carlo Borromeo di Burligo è entrata a far parte del vicariato locale di Mapello-Ponte San Pietro (decreto 27 maggio 1979).

ultima modifica: 31/08/2005

[ Veronica Vitali ]