parrocchia della Visitazione di Maria Vergine 1657 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Secondo quanto riportato nel fascicolo della parrocchia di Costa Imagna, la pratica per l’erezione in parrocchia autonoma per separazione da quella di Sant’Omobono, ha inizio nel 1645 e si conclude nel 1656. Con decreto del vescovo Luigi Grimani in data 12 luglio, la chiesa di Sant’Elisabetta e di San Giuseppe viene canonicamente eretta in parrocchiale e la comunità di Costa acquista così una sua piena autonomia (Fascicoli parrocchiali, Costa Imagna).
Nel 1659, già durante la visita pastorale del vescovo Barbarigo, la parrocchia di Costa Imagna risultava menzionata tra i membri nella vicaria di Almenno San Salvatore. Era attestata come iuspatronato della vicinia e il clero risultava essere composto da un sacerdote e da un chierico. Era presente la scuola della dottrina cristiana. La comunità parrocchiale era composta da 200 parrocchiani, di cui comunicati 120 da comunione (Montanari 1997). Secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale di Costa di Valle Imagna, sotto l’invocazione dei Santi Giuseppe e Maria Elisabetta, figurava mercenaria del comune e ancora inserita nella pieve di Almenno. Aveva tre altari. Il clero era costituito dal curato mercenario che era preposto alla cura di 200 parrocchiani, di cui comunicati 128 (Marenzi 1666-1667).
Nella serie degli Stati del clero della diocesi, a partire dal 1734, la parrocchia di Costa Imagna era sottoposta alla giuridizione ecclesiastica di Almenno (Stati del clero 1734-1822). Nella relazione fatta dal parroco di Costa in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che la chiesa parrocchiale era eretta sotto il titolo di Santa Maria ad Elisabetta. La chiesa aveva tre altari. Al maggiore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento; al secondo, sotto il titolo del Santissimo Rosario, era aggregata l’omonima confraternita, e al terzo, dedicato al Sant’Antonio di Padova, era istituita la scuola della dottrina cristiana. Il clero era costituito dal solo curato mercenario e i parrocchiani che aveva in cura d’anime erano in tutto 300, di cui 224 da comunione (Visita Dolfin 1778-1781). Nello Stato del clero della diocesi di Bergamo del 1861, la parrocchia di Costa di Valle Imagna intitolata alla Visitazione di Maria Vergine, di nomina popolare, annoverava 592 parrocchiani. Il clero era costituito dal parroco e da un coadiutore. La parrocchia era compresa nella vicaria di Rota fuori (GDBg).
Nel 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la parrocchia della Visitazione di Maria Vergine fu aggregata alla zona pastorale VII composta dalle parrocchie della vicaria di Rota fuori e da quelle della vicaria di Almenno San Salvatore con l’aggiunta delle parrocchie di Palazzago e Burligo (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi la parrocchia è entrata a far parte del vicariato locale di Rota Imagna (decreto 27 maggio 1979).

ultima modifica: 31/08/2005

[ Veronica Vitali ]