parrocchia di San Lorenzo martire sec. XIV - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Tra le fonti di carattere generale, esiste menzione di una chiesa in località Costa Serina fin dal XIV secolo: di quell’epoca, infatti, ci sono pervenuti una serie di fascicoli che registravano le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi; un’ordinanza del 1360 di Bernabò Visconti riportava dapprima un indice generale, "nota ecclesiarum", delle chiese e monasteri di Bergamo, per poi specificare per ciascuno di essi le rendite e la tassa, nominando di ogni beneficio il titolare. In questa fonte troviamo attestazione di una chiesa in Costa, dedicata a Sant’Ambrogio, nella pieve di Dossena. Dall’attestazione del reddito formato dall’unione delle tre chiese attestate in Costa di Serina, ricaviamo che erano censiti due benefici in tutto (Nota ecclesiarum 1360). Ulteriore attestazione della chiesa di Costa Serina si trova nel Libro censuale redatto nel 1464 sotto l’episcopato di Giovanni Barozzi, in cui figura come matrice della parrocchia di Pagliaro, Sambusita e Rigosa (Censuale Barozzi 1464); inoltre la parrocchia di Costa Serina risulta censita nel registro manoscritto relativo agli anni 1546-1560, recante l’elenco degli iuspatronati della diocesi di Bergamo (Iuspatronati 1546-1560). Costa di Serina rimase inserita nella pieve di Dossena anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi, decretata dal vescovo Cornaro in occasione del II sinodo diocesano di Bergamo del 1568, in ottemperanza alle risoluzioni del primo concilio provinciale del 1565. Tali disposizioni vennero ridefinite nel III sinodo del 1574, negli atti del quale i confini pievani di Dossena risultavano ricalcati dalla nuova circoscrizione ecclesiastica (Acta synodalia bergomensis ecclesiae). Il 27 settembre 1575 l’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, visitando la chiesa parrocchiale di San Lorenzo di Costa Serina, vi annotava la presenza di sei altari. Il clero era composto da un solo curato titolato che era preposto a circa 404 anime, di cui 255 comunicate. La dottrina cristiana era poco frequentata ma erano presenti il consorzio della Misericordia e un Monte di Pietà. Presso la chiesa parrocchiale erano erette, all’altar maggiore, la scuola del Corpo di Cristo e, a quello di Maria Maddalena, la scuola dei disciplini. Nei confini della parrocchia era menzionata la chiesa di San Bartolomeo di Cornalta e l’oratorio campestre di Santa Maria (Visita Borromeo 1575). Nel manoscritto del 1577, attestante i benefici delle chiese di Bergamo, il beneficio parrocchiale di "Costa Superior" compariva con la intitolazione dei Santi Lorenzo e Ambrogio (Beneficiorum ecclesiasticorum 1577). Verso la metà del XVII secolo, durante la visita pastorale del vescovo Barbarigo, la parrocchia di Costa Serina risultava inserita nella vicaria di Dossena. La rendita del beneficio parrocchiale era pari ad una somma di 280 lire. Il clero era composto da un sacerdote. Le confraternite presenti erano quelle del Santissimo Sacramento e del Rosario; vi erano inoltre la scuola della dottrina cristiana e il consorzio della Misericordia (Montanari 1997). Secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la chiesa di Costa nella Val Brembana inferiore, sotto l’invocazione dei Santi Lorenzo e Ambrogio, figurava ancora inserita nella circoscrizione di Dossena. Aveva sei altari e vi era menzionata la presenza delle scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario. Entro i confini della parrocchia esisteva un oratorio dedicato alla Beata Vergine Maria della Forcella; un altro sotto il titolo di San Bartolomeo in Cornalta, e quello di Santa Lucia all’Ambria. Il clero era costituito dal curato titolato e da un cappellano. Costoro erano responsabili della cura di 610 parrocchiani, di cui comunicati 240 (Marenzi 1666-1667). Nella serie degli Stati del clero della diocesi, a partire dal 1734, la parrocchia di Costa Serina risultava, nella prima annata, sede di vicaria e negli anni successivi compresa nella circoscrizione di Selvino; solo nel 1784 sottoposta al parroco di Almenno San Bartolomeo, in quell’anno vicario foraneo (Stati del clero 1734-1822). Nella relazione fatta dal parroco di Costa Serina in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che la chiesa parrocchiale aveva sei altari. Al maggiore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento; al terzo, intitolato a Santa Maria Vergine del Rosario, era istituita l’omonima confraternita; inoltre nella parrocchia era registrata la presenza del consorzio della Misericordia. Entro i confini della parrocchia esistevano gli oratori di San Bartolomeo nella contrada di Cornalta, della Beata Vergine della Neve in località Forcella, di Sant’Erasmo e di Santa Lucia. Il clero era costituito da un parroco beneficiato, da altri quattro cappellani, di cui uno deputato alla cura dell’oratorio di Cornalta (Visita Dolfin 1778-1781). Nello Stato del clero della diocesi di Bergamo nell’anno 1861, la parrocchia di Costa di Serina aveva la cura di 850 parrocchiani. Gli oratori dipendenti risultavano essere quattro: l’oratorio della Beata Vergine della Neve, di Sant’Erasmo, della Beata Vergine Addolorata e di Santa Lucia. Il clero era costituito dal parroco e da altri due coadiutori parrocchiali, di cui uno destinato alla cura d’anime nella contrada dei Trafficanti. La parrocchia era compresa nella vicaria di Selvino (GDBg). Da questa chiesa parrocchiale vennero erette, per dismembrazione: la parrocchia di Sant’Erasmo dei Trafficanti, con decreto del 27 febbraio 1889 del vescovo Guindani e la parrocchia di Santa Lucia dell’Ambriola, con decreto del 14 giugno 1928, ad opera del vescovo Marelli.
Nel 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la parrocchia di San Lorenzo martire di Costa Serina fu aggregata alla zona pastorale V composta dalle parrocchie della vicaria di Selvino, e da quelle del vicariato di Serina, Brembilla, San Giovanni Bianco, Zogno e Sottochiesa (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi la parrocchia è entrata a far parte del vicariato locale di Selvino-Serina (decreto 27 maggio 1979).

ultima modifica: 31/08/2005

[ Veronica Vitali ]