vicariato foraneo di Predore 1568 - 1979

Con il sinodo diocesano dell'anno 1574 il vescovo di Bergamo Federico Cornaro nell'intento di realizzare la riforma promossa dal Concilio di Trento e caldeggiata soprattutto dal metropolita di Milano Carlo Borromeo, avviò una radicale riorganizzazione della struttura diocesana: erano abolite le circoscrizioni plebane e venivano introdotte le vicarie. Un'eco di queste innovazioni è riscontrata già a partire dal 1575, proprio in occasione della visita apostolica di Carlo Borromeo, quando vediamo spartito l'antico nucleo delle parrocchie sottosposte alla pieve di Calepio, tra le vicaria di Calepio, detta anche Valle Calepio Inferiore, e quella di Predore, detta anche della Valle Calepio Superiore (Beneficiorum ecclesiasticorum 1577). Entro quest'ultima erano confluite, come attestato nei verbali della visita apostolica dell'arcivescovo di Milano, le parrocchie di San Giovanni Battista di Predore, Santa Maria Maddalena di Tavernola, di Santa Maria di Vigolo, di San Colombano di Parzanica; mentre nella pieve di Calepio comparivano le parrocchie di San Lorenzo di Calepio, San Lorenzo di Tagliuno, San Giorgio di Credaro, San Marco del Foresto, San Filastro di Villongo, San Giovanni Battista di Viadanica, San Martino di Adrara, San Martino di Sarnico, Santa Maria di Paratico (Visita Borromeo 1575)
In occasione della visita pastorale del vescovo Barbarigo, avvenuta nel 1659, la vicaria foranea di Predore risultava composta dal medesimo nucleo di parrocchie, ossia Predore, Tavernola, Vigolo e Parzanica (Montanari 1997). E ancora nell'intera serie dei registri manoscritti relativi allo Stato del clero della diocesi di Bergamo, contenenti le relazioni dei vicari foranei circa l'assetto delle parrocchie da essi visitate a partire dall'anno 1734, la parrocchia di Predore risultava a capo di una circoscrizione vicariale che si mantenne stabile nei propri confini (Stati del clero 1734-1822).
La parrocchia di Predore restò a capo dell'omonima vicaria, comprensiva delle suddette quattro comunità, fino alle successive modifiche dell'assetto territoriale della diocesi di Bergamo. Dal 1971, sotto l'episcopato di Clemente Gaddi, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), la diocesi venne divisa in diciotto circoscrizioni e la vicaria di Predore, insieme alle parrocchie delle vicarie di Calepio, Telgate e con l'aggiunta della parrocchia di Bolgare gravitante sulla Val Calepio, entrò a far parte della zona pastorale XIII. A quest'epoca la vicaria di Predore, si presentava inalterata nei suoi confini che comprendevano sempre le medesime quattro parrocchie di Predore, Parzanica, Tavernola e Vigolo.
Con l'abolizione dei vicariati foranei e l'erezione dei vicariati locali nella diocesi, fu istituito il vicariato di Predore, in cui confluirono le suddette parrocchie, con l'aggiunta di Adrara San Rocco, Adrara San Martino, Collepiano, Costa d'Adrara, Credaro, Foresto Sparso, Gandosso, Paratico, Sarnico, Viadanica, Villongo Sant'Alessandro, Villongo San Filastro, provenienti dal vicariato di Calepio (decreto 27 maggio 1979).

ultima modifica: 03/01/2006

[ Veronica Vitali ]