pieve di San Vittore sec. VIII - 1568

Pieve della diocesi di Bergamo. La chiesa arcipresbiterale plebana di Terno è la più antica chiesa battesimale della diocesi di Bergamo. La chiesa di Terno compariva in qualità di sede pievana fin dall'VIII secolo, come attesta un documento risalente al maggio del 774, in cui è citata l'"ecclesia beatissimi Christi martyris Sancti Victoris in Teranis" (Pergamene archivi Bergamo 1988). A quest'epoca, il termine "ecclesia", come mostrano gli studi condotti dal Lupi e dal Mazzi, equivale a chiesa battesimale, parrocchia (Corografia).
Notizie più dettagliate circa i confini della circoscrizione pievana di Terno si possono dedurre dal primo censimento del clero bergamasco, risalente al XIII secolo. In una lista delle chiese di Bergamo sottoposte a un censo imposto dalla Santa Sede circa il 1260, Terno risultava insignita del titolo di "caput plebis", e ad essa erano sottoposte le chiese di San Nazario di Suisio, San Giorgio di Solza et San Protasio di Medolago, San Pietro de Chignolo, San Fedele di Calusco, San Giuliano di Calusco, Santa Maria di Carvico, San Michele "de Virgis", Santa Giulia "de Lesina", San Giorgio di Bonate Inferiore, San "Miliano" di Bonate Superiore, San Lorenzo di Bonate Superiore, San Biagio di Bonate Superiore, Santa Maria di Bonate Superiore, San Michele di Mapello, la chiesa "de Tresolço", San "Sisinno" di Prezzate, Sant'Andrea di Suisio, San Viatore di Bottanuco, San Michele di Mazatica, Santa Maria "de Donaxina", e il monastero di San Vincenzo "de Limania" (Chiese di Bergamo sottoposte a censo).
Succesiva attestazione della pieve di Terno risale al XIV secolo: in una serie di fascicoli che registrano le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi, un'ordinanza del 1360 di Bernabò Visconti riportava una "nota ecclesiarum", delle chiese e monasteri della diocesi di Bergamo, suddivise per appartenenza pievana. In questa fonte troviamo attestazione delle chiese sottoposte a Terno, ossia: San Vittorio di Terno San Nazario di Suisio, Sant'Andrea di Suisio, San Giuliano di Suisio, Santi Lorenzo e Floriano [di Suisio], San Vittorio di Bottanuco, San Giuliano di Cerro, San Michele di "Mazatica", San Protasio di Medolago, San Giorgio di Solza, Sant'Ambrogio "de Turre sive de Caluscho", San Fedele di Calusco, San Giuliano di Calusco, San Michele di "Vergo", San Martino di Carvico, Santa Maria di Carvico, San Giovanni di Madone, Santi Martino e Alessandro di "Limania", San Pietro di Chignolo, Santa Giulia di "Lessina", San Giorgio di Bonate, San Vincenzo di "Limania", Santa Maria di "Donazana", San Fermo di "Bedischo", San Giminiano di Bonate, San Lorenzo di Bonate, Santa Maria di Bonate, San Biagio di Bonate, San Dalmazio di "Caverzegno", San Fermo di Presezzo, San Michele di Mapello, Sant'Antonio di Locate, San Zenone di Carobbio, "San Soseni" di Prezzate, San Pietro di "Arcenate", San Fedele di Brembate, Santa Maria di Brembate, San Pietro di Ponte (Nota ecclesiarum 1360).
La circoscrizione plebana terminò sostanzialmente di esistere nel 1568 con la risoluzione del II sinodo del vescovo Cornaro, mediante la quale furono istituiti nella diocesi i vicariati foranei, in ottemperanza dei dettami del concilio provinciale del 1565. Il nucleo territoriale fondamentale della pieve confluì in quello della vicaria foranea, i cui confini furono perfezionati nel 1574 nel corso del III sinodo diocesano. La chiesa di Terno d'Isola continuò a mantenere la dignità di "caput plebis" (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).

ultima modifica: 03/01/2006

[ Veronica Vitali ]