vicariato foraneo di Gandino 1568 - 1979

Vicariato foraneo della diocesi di Bergamo. Secondo quanto riportato da Fornoni, la parrocchia di Gandino compariva ufficialmente con una sua autonomia dalla parrocchia matrice di Casnigo, e dalla pievana di Nembro, già nel 1459. Con privilegio di Pio II in data 8 agosto di quell'anno, infatti, la chiesa di Santa Maria Assunta venne eretta prepositurale plebana e le vennero sottomesse le parrocchiali di Barzizza, Cazzano e Leffe (Fornoni 1914).
La parrocchia di Gandino restò a capo della pieve omonima anche in seguito all'istituzione dei vicariati foranei nella diocesi, decretata dal vescovo Cornaro in occasione del II sinodo diocesano di Bergamo del 1568, in ottemperanza alle risoluzioni del primo concilio provinciale del 1565. Tali disposizioni vennero ridefinite nel III sinodo del 1574, negli atti del quale i confini pievani di Gandino risultavano ricalcati dalla nuova circoscrizione ecclesiastica vicariale.
In occasione della visita apostolica dell'arcivescovo di MIlano Carlo Borromeo, vediamo assegnate alla "pieve di Gandino" sei parrocchie: oltre alla parrocchiale di Santa Maria di Gandino, la parrocchia di San Giovanni Battista di Casnigo, Sant'Andrea di Cazzano, San Michele di Leffe, San Nicola di Barzizza e Sant'Antonio di Peia (Visita Borromeo 1575). La parrocchia di Casnigo, pur con dignità di arcipresbiterale, venne sottoposta, in quest'occasione, alla circoscrizione di Gandino, arricchita anche della comunità di Peia, eretta parrocchia nel 1561.
In occasione della visita pastorale del vescovo Barbarigo, avvenuta nel 1659, la vicaria foranea di Gandino risultava composta dal medesimo nucleo di parrocchie, ossia Casnigo, Cazzano, Leffe, Barzizza e Peia (Montanari 1997). Nell'intera serie dei registri manoscritti relativi allo Stato del clero della diocesi di Bergamo, contenenti le relazioni dei vicari foranei circa l'assetto delle parrocchie da essi visitate a partire dall'anno 1734, la parrocchia di Gandino risultava a capo di una circoscrizione vicariale che si mantenne piuttosto stabile nei propri confini. Continuavano a essere elencate tra le parrocchie di Barzizza, Cazzano, Leffe, Peia; mentre quella di Casnigo appariva, a fasi alterne, aggregata alla vicaria di Gandino o di Nembro, o vicariato autonomo, come testimoniano gli stati del clero del 1801. La comunità di Casnigo passò stabilmene alla vicaria di Nembro presumibilmente nei primi anni del XIX secolo, e ivi è registrata con una certa costanza fino al 1923, anno in cui passò alla nascente vicaria di Gazzaniga (Stati del clero 1734-1822). La parrocchia di Gandino restò a capo dell'omonima vicaria, comprensiva delle suddette quattro comunità, fino alle successive modifiche dell'assetto territoriale della diocesi di Bergamo. Dal 1971, sotto l'episcopato di Clemente Gaddi, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), la diocesi venne divisa in diciotto circoscrizioni e la vicaria di Gandino, insieme alle parrocchie della vicaria di Gazzaniga, entrò a far parte della zona pastorale II. A quest'epoca la vicaria di Gandino comprendeva, oltre alle quattro parrocchie di Barzizza, Cazzano Sant'Andrea, Leffe, Peia, anche la nuova parrocchia di Cirano San Giacomo, eretta il 10 luglio 1969. Con l'abolizione dei vicariati foranei e l'erezione dei vicariati locali nella diocesi, fu istituito il vicariato di Gandino, in cui confluirono le suddette parrocchie, con l'aggiunta di Casnigo, proveniente dal vicariato di Nembro (decreto 27 maggio 1979).

ultima modifica: 12/10/2005

[ Veronica Vitali ]