parrocchia di San Siro sec. XVI - 1986

Parrocchia della diocesi di Bergamo. La parrocchia di Rota Fuori risulta censita nel registro delle commende episcopali recante le nomine di quei parroci, né mercenari né titolari di benefici, ma confermati dal vescovo ogni sei mesi e stipendiati dalla comunità presso la quale si trovavano ad officiare a causa dell’esiguità del beneficio parrocchiale, insufficiente a mantenere il curato (Commende 1550-1597). La parrocchia di Rota fuori, restò compresa entro la pieve di Almenno anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi, decretata del vescovo Cornaro in occasione del II sinodo diocesano di Bergamo del 1568, in ottemperanza alle risoluzioni del primo concilio provinciale del 1565. Tali disposizioni vennero ridefinite nel III sinodo del 1574, negli atti del quale i confini pievani di Almenno risultavano ricalcati dalla nuova circoscrizione ecclesiastica (Acta synodalia bergomensis ecclesiae). Nei verbali della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, compiuta il 14 ottobre 1575, la chiesa parrocchiale di San Siro di Rota Fuori risultava avere cinque altari. La parrocchia non aveva beneficio; il curato mercenario veniva mantenuto dai parrocchiani con un reddito pari a 200 lire annue. Costui era preposto alla cura di circa 500 parrocchiani. Era menzionata la scuola del Santissimo Sacramento. Nei confini della parrocchia era presente una chiesa sussidiaria alla parrocchiale dedicata a San Gottardo, sita nell’omonima contrada (Visita Borromeo 1575). Verso la metà del XVII secolo, già durante la visita pastorale del vescovo Barbarigo, la parrocchia di Rota Fuori risultava essere compresa nella vicaria di Almenno San Salvatore. Era attestata con un beneficio dal reddito pari a 95 lire. Il clero risultava costituito da un solo sacerdote. Le confraternite presenti erano quelle del: Santissimo Sacramento e Rosario, oltre alla scuola della dottrina cristiana (Montanari 1997). Secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la chiesa di Rota in Valle Imagna, sotto l’invocazione di San Siro vescovo, figurava come mercenaria del comune e inserita nella pieve di Almenno. Aveva cinque altari e vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario. Entro i confini della parrocchia esisteva un oratorio dedicato a San Francesco. Il clero era costituito dal curato mercenario, che era preposto alla cura di 375 parrocchiani, di cui comunicati 210 (Marenzi 1666-1667).
Nella serie degli Stati del clero della diocesi, a partire dal 1734, la parrocchia di Rota Fuori, nella prima annata, risultava inserita nel vicariato di Almenno; nel 1763 compariva nella vicaria di Almè; nel 1784 nella circoscrizione di Berbenno e nel 1822 era "caput vicariae" della circoscrizione che aggregava le parrocchie di Rota dentro, Valsecca, Mazzoleni e Peghera, Locatello, Fuipiano, Blello, Corna, Selino, Berbenno (Stati del clero 1734-1822). All’epoca della visita pastorale del vescovo Dolfin, la chiesa aveva sette altari. Al maggiore era eretta la scuola del Santissimo Sacramento; al secondo, sotto il titolo di Maria Vergine del Rosario, era istituita l’omonima confraternita e al terzo, intitolato a Maria Vergine delle Grazie, era istituita la scuola della dottrina cristiana. Entro i confini della parrocchia erano registrati gli oratori campestri di San Gaetano, di San Francesco e quello dei Santi Angeli custodi. Il clero era costituito da un curato mercenario e da un cappellano. I parrocchiani in cura d’anime erano in tutto 585, di cui 412 da comunione (Visita Dolfin 1778-1781). Nello Stato del clero della diocesi di Bergamo del 1861, riportava la chiesa parrocchiale di Rota Fuori, con dedicazione a San Siro vescovo, di nomina popolare, e avente la cura di 629 parrocchiani. Il clero era costituito dal parroco - allora vicario foraneo - e da un coadiutore parrocchiale (GDBg).
Nel 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la parrocchia di San Siro vescovo di Rota Fuori, sede dell’omonimo vicariato, fu aggregata alla zona pastorale VII, composta dalle parrocchie della sua vicaria e da quelle della vicaria di Almenno San Salvatore, con l’aggiunta delle parrocchie di Palazzago e Burligo (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi la parrocchia di Rota fuori è entrata a far parte del vicariato locale di Rota Imagna (decreto 27 maggio 1979). Nel 1986, in seguito alla risoluzione del Ministero dell’interno circa il conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto alle parrocchie della diocesi di Bergamo, alla parrocchia di San Siro di Rota Fuori succedeva per l’intero patrimonio la parrocchia San Siro e Gottardo vescovi, sempre con sede in località Rota Fuori (decreto 20 novembre 1986).

ultima modifica: 05/09/2005

[ Veronica Vitali ]