comune di Orzinuovi sec. XII - 1797

Le origini del comune di Orzinuovi sono legate alla costruzione di una nuova fortezza alla fine del sec. XII da parte del comune di Brescia su richiesta della comunità “de Urceis” (AC Orzinuovi, Inventario, introduzione). Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appartenenti alla quadra degli Orzi, durante il dominio veneto fece parte della quadra di Orzinuovi, che gli statuti 1429 definivano “terra separata a Brixia”, e che successivamente venne unita alla città (Valentini 1898). Il 2 febbraio 1427 Orzinuovi giurò fedeltà al dominio veneto, al quale resterà sottomesso fino al 1797: sede di fortezza con rocca governata da un provveditore veneto, sede di podesteria maggiore (con giurisdizione separata da Brescia e con giurisdizione sui vicariati minori di Pontoglio e Pompiano) riceveva un podestà, nobile bresciano, inviato dalla città: questo giudicava in ogni somma “citra poenam sanguinis.”Del territorio comunale facevano parte anche quattro villette e cioé Pudiano, Coniolo, Rossa e Ovanengo, amministrate come quartieri; gli abitanti variarono a seconda dei periodi dai 4222 del 1558 (Lanaro Sartori 1979, p. 368), ai circa 3000 (e 760 fuochi) del 1610 (Da Lezze 1610).
I principali organi del comune, oltre alla vicinia, erano il consiglio generale, il consiglio speciale (che comparve intorno al 1600) e gli ufficiali preposti alle varie branche dell’amministrazione generalmente eletti dal consiglio generale: consoli, ragionati, massaro, notai, deputati, campari, ministrali. Il comune aveva inoltre il controllo di un ospedale governato da 5 deputati eletti dalla comunità (AC Orzinuovi, Inventario, introduzione; Statuti di Bovegno, Cimmo, Orzinuovi sec. XIV).
Nel 1764 Orzinuovi “e corte” faceva quadra a sè e nello stesso anno vi erano 3918 anime (Descrizione generale 1764).
Luogo centrale del cantone delle Pianure con la legge del 1 maggio 1797, fu comune autonomo del dipartimento del Mella nel maggio 1798 (legge 13 fiorile anno VI).

ultima modifica: 21/09/2003

[ Giovanni Zanolini ]