quadra di Pompiano sec. XV - 1797

All’inizio della dominazione veneta la quadra di Pompiano non risulta citata, essendo i comuni che poi ne fecero parte compresi quasi tutti nella quadra degli Orzi Nuovi, sia negli statuti del 1429 che in quelli del 1473 (Valentini 1898).
Da altre fonti si ricavano però notizie contrastanti: fra gli elenchi dei vicariati appannaggio dei nobili bresciani negli anni 1440-1441, Pompiano risulta citato, così come tra il 1445 ed il 1448 Brescia malgrado le proteste degli abitanti provvede ad inviare a Pompiano un vicario, supportata da Venezia (Parzani 1983, p. 56, nota 11).
La quadra risulta citata nel 1493, costituita dai comuni di Pompiano, Sablonera con Ronchaiole e Breda dei Maggi, Farfengo, Corzano con Casavico, Meano del conte Luigi Avogadro, Gerola, Acqualonga, Villachiara dei Martinenghi, Villagana, Barco e Martinenga dei Martinenghi, Oriano dei Martinenghi, Zurlengo, per un totale di 4455 anime (Medin 1886); ed ancora nel 1562 Pompiano era sicuramente sede di vicariato minore con competenza su cause inferiori a cinque lire (Zanelli 1912).
All’inizio del ’600 la quadra, indicata come sede di vicariato minore, risultava composta da Pompiano, Villachiara, Barco e Villagana (feudi), Acqualunga, Farfengo, Girola, Corzano, Gabbiano, Cason vecchio, per un totale di 895 fuochi e 6690 anime (Da Lezze 1610).
Nel 1679 la quadra era costituita dai seguenti comuni: Pompiano, Corzano, Farfengo, Gerola, Sabbionera, Montegiardino, Meano, Zurlengo, S. Pietro de’ Fogolini (Elenco comuni Territorio di Brescia, 1679).
Nel 1733, nel 1764 e nel 1796 la quadra risultava composta dai comuni di Pompiano, Acqualunga, Corzano, Farfengo, Gerola, Montegiardino, Villachiara (Mazzoldi 1966; Descrizione generale 1764; Fé d’Ostiani 1908).

ultima modifica: 09/01/2006

[ Giovanni Zanolini ]