comune di Quinzano sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appartenenti alla quadra di Quinzano, durante il dominio veneto fu capoluogo della quadra omonima (Valentini 1898). Il comune, che nel 1493 contava 2050 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 contava 500 fuochi e 3600 anime; era governato da 24 consiglieri, due al mese; questi ne nominavano altri 24 “appresso loro per gionta””, insieme i 48 eleggevano tre sindici e 5 ragionati, un andadore e un procuratore; erano poi nominati due uomini che assistevano al consiglio generale e speciale del Territorio; un massaro generale e un cancelliere; 4 campari. Il castello era di ragione comunale, le entrate comunali ammontavano a 300 lire, ricavate da mulini e livelli; una disciplina di ragione comunale aveva entrata di lire 600; il monte di pietà era retto da un massaro nominato dal consiglio assieme alla giunta. La città mandava un vicario che rendeva ragione a tutta la quadra fino a lire 5 (Da Lezze 1610).
Secondo la terminazione di Francesco Grimani, capitano e vicepodestà di Brescia, datata 2 novembre 1764, in ogni comune doveva essere eletta la vicinia generale costituita da 80 persone, che a sua volta eleggeva gli ufficiali del comune membri del consiglio speciale (Terminazione Grimani, 1764). Nel maggio 1765 il governo del comune di Quinzano fu specificamente regolamentato dalla terminazione di Pietro Vittor Pisani, capitano e vicepodestà di Brescia. Egli stabilì che la vicinia generale doveva essere costituita da cento persone, metà dell’estimo maggiore e metà del minore, tra le quali venivano eletti gli ufficiali del comune, cioè tre sindaci, due dell’estimo maggiore e uno del minore, tre ragionati, anch’essi due dell’estimo maggiore e uno del minore, sei consoli, per la maggior parte dell’estimo maggiore, il cancelliere e il sindaco andadore che poteva essere nominato anche tra gli originari non appartenenti alla vicinia, quattro deputati consiglieri, tutti del maggior estimo e tre deputati per la raccolta delle elemosine. Per tutte le cariche, ad eccezione del sindaco andadore e del cancelliere, era prevista la contumacia di un anno. I sindaci, i ragionati, i consoli e i deputati consiglieri formavano il consiglio speciale incaricato di provvedere agli affari ordinari e più urgenti (Terminazione Pisani per Quinzano, 1765).
Nel 1764 vi erano 2456 anime (Descrizione generale 1764).
Venne incluso nel cantone del Basso Oglio per effetto della legge del 1 maggio 1797, passando a fare parte poi del dipartimento del Mella come comune autonomo, ai sensi della legge del maggio 1798 (legge 13 fiorile anno VI).

ultima modifica: 21/09/2003

[ Giovanni Zanolini ]