comune di Tavernole sul Mella 1859 - [1971]

In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Tavernole sul Mella con 641 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento VIII di Bovegno, circondario I di Brescia, provincia di Brescia.
Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 676 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 676 (Censimento 1871); abitanti 753 (Censimento 1881); abitanti 873 (Censimento 1901); abitanti 996 (Censimento 1911); abitanti 894 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Brescia della provincia di Brescia. In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Sino all’otto maggio 1927 il comune mantenne la denominazione di Cimmo e dal nove maggio 1927 al 17 novembre 1927 il comune assunse la denominazione di Tavernole Cimmo (R.D. 8 maggio 1927, n. 767). Nel 1927 al comune di Tavernole Mella vennero aggregati i soppressi comuni di Marmentino e Pezzoro (R.D. 17 novembre 1927, n. 2275). Popolazione residente nel comune: abitanti 2.192 (Censimento 1931); abitanti 2.242 (Censimento 1936).
In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Tavernole sul Mella veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 2.540 (Censimento 1951). Nel 1955 venne ricostituito il suddetto comune di Marmentino (D.P.R. 24 dicembre 1954, n. 1388). Popolazione residente nel comune di Tavernole sul Mella: abitanti 1.561 (Censimento 1961); abitanti 1.363 (Censimento 1971).
Nel 1971 il comune di Tavernole sul Mella aveva una superficie di ettari 1.963.

ultima modifica: 01/03/2003

[ Caterina Antonioni ]