comune di Breglia sec. XVII - 1757

Nella 1644 Breglia figura inserito nella Squadra di Rezzonico nel Contado di Como (Relazione Opizzone 1644).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune di Breglia, inserito nella pieve di Menaggio, non era infeudato in forza dell’istrumento di redenzione rogato dal notaio Francesco Mercansolo il 30 agosto 1647. Il comune pagava a seguito di ciò ogni quindici anni la somma di lire 32.11.6.
Il comune, che contava 176 abitanti, disponeva di un consiglio costituito dai vicini, che si radunavano, previo avviso del console effettuato casa per casa, per discutere le questioni riguardanti l’intera comunità.
Il comune si avvaleva delle prestazioni di un console, di un sindaco e di un cancelliere, tutti eletti pubblicamente con possibilità di conferma. Al sindaco e al cancelliere, regolarmente retribuito, erano incaricati della conservazione delle pubbliche scritture le quali erano custodite in una stanza della casa parrocchiale le cui chiavi erano in possesso dei due ufficiali. Incaricato delle riscossioni dei carichi e del pagamento delle spese era un solo esattore che veniva eletto a seguito di pubblico incanto e che percepiva un salario annuo.
Il comune era sottoposto alla giurisdizione civile del podestà di Menaggio, al quale pagava un salario annuo. Per quanto riguardava invece la giurisdizione criminale Breglia ricorreva al podestà di Como a cui doveva versare il salario ogni tre anni (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3028).
Sia nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751 (Compartimento Ducato di Milano, 1751) che nell’“Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano” (Indice pievi Stato di Milano, 1753) Breglia era sempre inserito nella pieve di Menaggio.

ultima modifica: 13/10/2003

[ Domenico Quartieri ]