parrocchia di San Pietro apostolo sec. XIII - [1989]

Parrocchia della diocesi di Crema; fino al 1580 appartenne alla diocesi di Cremona.
La prima testimonianza della chiesa di San Pietro risale al secolo XII, quando era oratorio dipendente dalla chiesa di Santa Maria di Crema; nel 1160, successivamente all’assedio del Barbarossa e dei comuni lombardi, la chiesa di San Pietro venne abbattuta (Zavaglio 1982). Con la bolla “In Eminenti” di Innocenzo III dell’8 novembre 1199, con cui la chiesa maggiore di Crema con le parrocchie cittadine e di parte di quelle del Cremasco tornarono sotto la giurisdizione della diocesi di Piacenza, San Pietro rimase nella diocesi di Cremona: venne quindi smembrata da Santa Maria di Crema ed eretta in parrocchia (Zavaglio 1982). Nel 1465 la parrocchia di San Pietro era officiata da un rettore secolare (Registri comunità di Cremona, 1449-1580, IV, 1465 giugno 26). La chiesa parrocchiale venne nuovamente ricostruita nel corso del secolo XV, durante il quale fu istituita la confraternita del Santissimo Sacramento, attestata sino alla sua soppressione nel 1803 e nuovamente istituita nel secolo XIX (Lucchi 1980). Nel 1520 il reddito del beneficio parrocchiale ammontava a circa libre 300, derivanti da circa 200 pertiche di terreno (Visite Trevisano 1519-1522). Nel 1578 la parrocchia di San Pietro, a cui era stato concesso il titolo di prepositura, fu visitata dal vescovo di Cremona Niccolò Sfondrati, che rilevò un reddito del beneficio di 500 libre circa; la parrocchia contava circa 1000 anime (Visite Sfondrati 1576-1579). Con la bolla “Super Universas” di Gregorio XIII dell’11 aprile 1580, la parrocchia di San Pietro entrò a far parte della diocesi di Crema (Diocesi di Crema 1993): essa fu visitata dal visitatore apostolico Girolamo Regazzoni nel 1583 (Visita Regazzoni 1583). Nello stesso periodo era compreso nel circondario della parrocchia l’oratorio di Santa Maria ad Elisabeth, sede dei Disciplini di Borgo San Pietro, poi denominati Disciplini di San Biagio e soppressi nel 1810 (Savoia 1993). Il 10 giugno 1585 con bolla di Sisto V furono scorporati dalla parrocchia di San Pietro le località di Pianengo e Santo Stefano in Vairano (Zavaglio 1982). Nel comprensorio cittadino della parrocchia furono eretti il convento degli Umiliati di San Martino, fondato nel 1280 e abbandonato nel 1571; il convento delle Suore Umiliate di Borgo San Pietro, attestato tra il 1345 e il 1481; il convento delle Clarisse di Santa Chiara, fondato nel 1449 e soppresso nel 1810; il convento delle Cappuccine, attestato tra il 1593 e il 1608; il monastero dei Cistercensi di San Bernardo, fondato nel 1598 e soppresso nel 1810, e l’Ospedale Grande degli Esposti (Zavaglio 1982; Lucchi 1980). Nei secoli XVII e XVIII, la parrocchia di San Pietro fu censita nelle visite pastorali tra le parrocchie urbane di Crema (Visita Diedo IX 1611; Visite Lombardi 1752-1777). Il 5 maggio 1732 fu eretta nella parrocchia la confraternita dell’Addolorata (Sforza Benvenuti 1859). Nel 1752 la parrocchia di San Pietro contava 1279 anime (Status animarum diocesi di Crema, 1751-1752). Nel 1760 vi fu istituita la confraternita del Redentore (Lucchi 1980; Savoia 1993). La chiesa parrocchiale venne restaurata nel 1828 e consacrata il 24 ottobre 1841 (Scarpini 1871). Nel 1822 la rendita del beneficio parrocchiale in valuta italiana ammontava a 1801.34; la parrocchia contava 1250 anime (Stato parrocchie diocesi di Crema, 1822). Nel secolo XIX fu nuovamente attestata nella parrocchia la confraternita dell’Addolorata (Confraternita Addolorata, Crema 1891). Con la revisione delle strutture territoriali della diocesi attuata nel 1970 (decreto 25 gennaio 1970), la parrocchia di San Pietro è stata inclusa nella zona pastorale urbana (Guida diocesi Crema 1981; Guida diocesi Crema 1985; Guida diocesi Crema 1988).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Piero Majocchi ]