parrocchia di Santa Maria Maddalena penitente sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Crema; fino al 1580 appartenne alla diocesi di Cremona.
La prima attestazione di un insediamento religioso a Montodine risale al secolo XIV, quando nel 1385 le chiese di Santa Maria e di Santo Stefano erano soggette alla pieve di Ripalta Arpina nella diocesi di Cremona (Liber 1385). Nel 1520, in occasione della visita pastorale del vescovo di Cremona Gerolamo Trevisano, la rettoria di Santa Maria Maddalena di Montodine fu censita come parrocchia nella diocesi di Cremona; il reddito del beneficio parrocchiale ammontava a 70 libre da 110 pertiche di terreno (Visite Trevisano 1519-1522). Nel 1578, in occasione della visita pastorale del vescovo di Cremona Niccolò Sfondrati, il reddito del beneficio parrocchiale della parrocchia di Montodine ammontava a 400 libre; la parrocchia contava 1100 anime da comunione e vi era stata istituita la confraternita del Santissimo Sacramento (Visite Sfondrati 1576-1579; Baroni 1997). Nel 1580 la parrocchia di Montodine fu smembrata dalla diocesi di Cremona e unita alla diocesi di Crema, eretta con la bolla “Super Universas” di papa Gregorio XIII dell’11 aprile 1580 (Diocesi di Crema 1993). La chiesa di Santa Maria Maddalena fu visitata dal visitatore apostolico Girolamo Regazzoni nel 1583; nella stessa occasione venne visitato l’oratorio di Santo Stefano (Visita Regazzoni 1583). Alla prima suddivisione della diocesi di Crema in vicariati nel 1583, la parrocchia di Montodine fu compresa nel vicariato di Ripalta Nuova; alla fine del secolo XVI erano compresi nella parrocchia gli oratori di San Zenone, San Rocco e San Giovanni Battista in Boccaserio (Visita Diedo 1583; Visita Diedo III 1594); nel secolo successivo Montodine fu dichiarato sede di vicariato (Visita Diedo IX 1611). Nel ’600 erano attive nella parrocchia la confraternita di San Rocco e la confraternita dei Disciplinati (Scarpini 1871; Capitoli Confraternita Disciplinati, Montodine 1622). Nel 1610 nel circondario della parrocchia fu riedificato l’oratorio di San Zenone, e tra il 1630 e il 1647 l’oratorio di San Rocco; tra il 1611 e il 1618 fu edificato l’oratorio del Rosario, sede della confraternita del Rosario (Savoia 1993; Zavaglio 1946). Tra il 1726 e il 1731 fu ricostruita la chiesa parrocchiale; nello stesso secolo sono attestati l’oratorio di Sant’Antonio Abate e, in località Giardino, quello di San Paolo eremita (Zavaglio 1946). Nel 1752 il numero degli abitanti era di 1723 anime (Status animarum diocesi di Crema, 1751-1752). Nel 1755 il titolo dei parroci di Montodine venne mutato da rettori a prevosti (Ronna 1787-1792). Sino all’inizio del secolo XVIII era attiva nella parrocchia la confraternita della Santissima Trinità, che tra il 1726 e il 1737 promosse l’erezione dell’oratorio della Santissima Trinità, divenuto successivamente sede della confraternita (Scarpini 1871). Nel 1822 la rendita del beneficio parrocchiale in valuta italiana ammontava a 783.37; la parrocchia contava 2440 anime (Stato parrocchie diocesi di Crema, 1822). Nel ’700 la parrocchia passò nel vicariato di Ripalta Nuova (Visite Lombardi 1752-1777), ma Montodine tornò ad essere sede di vicariato nei secoli XIX (Visita Ferré 1859) e XX (Guida diocesi Crema 1963). Con la revisione delle strutture territoriali della diocesi attuata nel 1970 (decreto 25 gennaio 1970), la parrocchia di Montodine è stata inclusa nella zona pastorale sud (Guida diocesi Crema 1981; Guida diocesi Crema 1985; Guida diocesi Crema 1988).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Piero Majocchi ]