comune di Dorio sec. XV - 1757

Comune della riviera di Lecco, appartenne alla pieve di Dervio e al Monte di Introzzo.
Alla metà del XV secolo, Dorio figura compresa con Corenno e Monte Introzzo in una giurisdizione separata dalla pieve di Dervio e dalla Valsassina (Guastella 1936).
Componevano la comunità di Dorio le quattro terre o ville di Mondonico, Torchiedo, Panico, Solmogno (Brivio 1984).
In un prospetto comprendente tutte “le terre del ducato di Milano et altre con esse tassate per le stara di sale”, risalente al 1572 (Terre Ducato di Milano, 1572), era compresa Dorio, nella riviera di Lecco.
Secondo quanto riportato nelle risposte ai 45 quesiti della real giunta del censimento, nel 1751 la comunità di Dorio, compresa nella pieve di Dervio e nella riviera di Lecco e membro del Monte di Introzzo, era infeudata a Ercole Sfondrati, conte della riviera (con il titolo di “signore” sul Monte di Introzzo”), al quale pagava annualmente lire 122.18, come da istromento rogato il 3 aprile 1644 da Giorgio Serponti notaio di Milano. Per le cause criminali la comunità dipendeva dal podestà feudale di Bellano, al quale pagava un salario di lire 210.16 annue, per le civili dal luogotenente feudale di Bellano, residente a Dervio, dove teneva udienza due giorni la settimana (marted́ e venerd́).
Per quanto riguarda gli organi e gli aspetti della vita amministrativa, il comune di Dorio aveva un consiglio generale o adunanza di tutti i vicini, ed eleggeva all’incanto un sindaco (con le funzioni anche di cancelliere ed esattore, “cị per scarsezza di uomini abili a tale impiego”), al quale restava raccomandata l’amministrazione del patrimonio pubblico e la vigilanza sulla giustizia dei riparti, delle quali rendeva conto al termine del mandato; funzioni del cancelliere erano la cura dei libri e scritture, poste “in ripostiglio in cassa sicura sotto chiave”.
Nel 1751 la comunità di Dorio contava 115 abitanti (Risposte ai 45 quesiti, 1751, Dorio).

ultima modifica: 12/06/2006

[ Saverio Almini ]