comune di Tremenico sec. XIV - 1757

Comune del Monte di Introzzo, anticamente parte della Valsassina, indi della riviera di Lecco (pieve di Dervio).
Nel corso del 1415, i procuratori delle singole terre componenti la Valsassina, tra cui Tremenico, furono chiamati a Milano per dare giuramento di fedeltà al duca Filippo Maria Visconti (Orlandi 1911).
Negli estimi del ducato di Milano del 1558 Tremenico, parte del Monte di Introzzo, è elencata tra le terre della Valsassina (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano).
Secondo quanto riportato nelle risposte ai 45 quesiti della real giunta del censimento, nel 1751 la comunità di Tremenico, compresa nella pieve di Dervio e nella riviera di Lecco e parte del Monte di Introzzo, era infeudata a Ercole Sfondrati, conte della riviera (con il titolo di “signore” sul Monte di Introzzo); formava un comune distinto “rispetto ai beni divisi”, ma pagava unitamente ad Aveno un quarto dei carichi gravanti sul Monte di Introzzo, nella proporzione di due terzi del quarto (Tremenico) e un terzo del quarto (Aveno) di lire 121.44.6, cioè lire 30.8.7 annue. Per le cause criminali la comunità dipendeva dal podestà feudale di Bellano, al quale pagava un salario di lire 16.4 annue, per le civili dal luogotenente feudale di Bellano, residente a Vestreno, dove teneva udienza due giorni la settimana (mercoledì e sabato) e presso il quale prestava giuramento il console.
Per quanto riguarda gli organi e gli aspetti della vita amministrativa, il comune di Tremenico aveva un proprio consiglio generale o convocazione di tutti gli uomini vicini (distinto da quello di Aveno), radunato previo avviso “focolare” dei rispettivi consoli nella pubblica piazza, ed eleggeva ogni anno un sindaco ed un esattore; al sindaco restava raccomandata l’amministrazione del patrimonio pubblico, della quale rendeva conto al termine del mandato; libri e scritture pubbliche restavano “custoditi in ripostigli sicuri e sotto chiave presso i sindaci”; al cancelliere, allora residente a Dervio, spettava formare i riparti e i quinternetti per l’esazione delle taglie, che consegnava all’esattore, eletto all’incanto. Nel 1751 la comunità di Tremenico contava 161 abitanti (Risposte ai 45 quesiti, 1751, Tremenico e Aveno).
Con la compartimentazione territoriale che seguì la riforma del governo dello stato di Milano del dicembre 1755, preceduta da una politica di aggregazione dei comuni delineata già nel 1753 (Indice pievi Stato di Milano, 1753), a Tremenico fu aggregato Aveno.

ultima modifica: 12/06/2006

[ Saverio Almini ]