comune di Malgrate sec. XV - 1757

Comune del Monte di Brianza, appartenne alla pieve di Garlate.
Nella compartizione dell’estimo del Monte di Brianza, risalente al 1456, č citato tra gli altri il comune di Malgrate (Beretta 1952).
Negli estimi del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti fino al XVII secolo, Malgrate risulta inserita nella pieve di Garlate (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano).
In un prospetto comprendente tutte “le terre del ducato di Milano et altre con esse tassate per le stara di sale”, stilato nel 1572, era compresa anche Malgrate (Pescate).
Dalle risposte fornite nel 1751 ai 45 quesiti della real giunta del censimento, si desume che a quel tempo la comunitā di Malgrate, compresa nella pieve di Garlate – giā infeudata con le comunitā delle pievi di Garlate e Oggiono nel 1538 a Giovanni Agostino d’Adda (Casanova 1904) – non era infeudata, essendosi redenta e pagando ogni quindici anni di “mezz’annata” lire 74.7.3. Non vi risiedeva iusdicente nč regio nč feudale; la comunitā restava “appoggiata al maggior magistrato” e il console era solito prestare giuramento presso la banca criminale nell’offico del podestā di Milano.
Per quanto riguarda gli organi e gli aspetti della vita amministrativa, la comunitā, che aveva allora 380 abitanti “collettabili” e 39 “non collettabili”, non aveva consiglio, ma “nelle cose di rilievo” il popolo veniva convocato in piazza a suono di campana, previo avviso del console; gli ufficiali erano un sindaco e cancelliere, due deputati, un console, eletti o confermati dal popolo all’inizio di ogni anno, responsabili della buona amministrazione; il cancelliere aveva un emolumento annuo di lire 14; le scritture di ragione della comunitā erano custodite “in un vestaro presso colui che si ritrova nell’esercizio di sindaco”; vi era infine un esattore, che consegnava ogni anno nel mese di agosto i mandati pagati (Risposte ai 45 quesiti, 1751, Malgrate).

ultima modifica: 12/06/2006

[ Saverio Almini ]