comune di Cassina Barriani sec. XV - sec. XVI

Nel 1162 Benedetto d’Assia, nunzio dell’imperatore Federico I, investiva Guidone, prevosto di Monza, di diversi fondi e ragioni posseduti dalla basilica monzese, tra cui i beni “que tenent Barriani qui dicuntur de Massalia et que tenent illi qui dicuntur de Pila”.
Nel 1411, con la conferma delle immunità ed esenzioni ai ghibellini “Montis Brianzie partium nostrarum Martexane superioris” concesse già da Bernabò Visconti, e nell’atto di giuramento prestato il 10 luglio 1412 al duca di Milano Filippo Maria Visconti, venivano nominati “omnia communia Montisbriantie contrate Martesane”, tra cui Cassina de’ Barriani (Beretta 1972).
Negli estimi del ducato di Milano del 1558, Cassina de Barriani risulta elencata tra le comunità della pieve di Missaglia (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano).
In un prospetto comprendente tutte “le terre del ducato di Milano et altre con esse tassate per le stara di sale”, risalente al 1572 (Terre Ducato di Milano, 1572), era compresa anche Cassina de Barriani.
Nella notificazione del personale del ducato di Milano (Compartimento Ducato di Milano, 1751), Bariani era elencato come cassinaggio del comune di Lomaniga, nella pieve di Missaglia.

ultima modifica: 12/06/2006

[ Saverio Almini ]