comune di Ca' de' Brodi sec. XVI - 1757

In età spagnola, quando il Contado lodigiano fu suddiviso nei Vescovati Superiore, di Mezzo, Inferiore di strada Cremonese e Inferiore di Strada Piacentina, Cà de Brodi apparteneva al Vescovato inferiore di Strada Piacentina e comprendeva la frazione di Cà del Saresana (Tassa dei Cavalli).
Nel Compartimento territoriale del 1751 la comunità era invece compresa nel Vescovato di Mezzo ed aggregava Saresana, Casoni, Ghisella, Barazina, Pantiara (Compartimento Ducato di Milano, 1751). Dall’inchiesta disposta nello stesso torno di anni dalla Regia Giunta per il Censimento, risulta che la comunità contava 166 abitanti ed era uno dei comuni che costituivano il feudo di Borghetto, dei Rḥ. I feudatari erano rappresentati in loco da un podestà, residente a Milano, e dal luogotenente di questi, al quale il console del comune prestava giuramento. La comunità gli versava inoltre otto lire per la visita delle strade, mentre le teste collettabili gli corrispondevano 8 soldi a titolo di salario, con l’eccezione di coloro che godevano del privilegio del maggior magistrato. Il console della comunità inoltre prestava giuramento anche al podestà di Lodi. Il comune non aggregava altri comuni “benché siasi fatta una sol mappa col comune dominante di Borghetto”.
Priva di consiglio, la comunità era amministrata da un deputato, scelto sempre tra i maggior estimi, che annualmente si avvicendavano nella carica; nell’amministrazione del comune il deputato era sempre assistito dagli altri maggior estimi.
Completava l’organico della comunità un cancelliere, abitante a Mirabello e stipendiato dal comune con 30 lire annue. La riscossione delle taglie era affidata a un esattore, nominato alla presenza della comunità con asta pubblica. (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3047).
Nel compartimento territoriale del 1753 il comune risulta frazione di Borghetto (Indice pievi Stato di Milano, 1753).

ultima modifica: 12/01/2007

[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]