comune di Cologno sec. XIII - 1757

Cologno è probabilmente identificabile con il “locus” di Coloniola, dove nel 972 possedeva alcuni beni il monastero lodigiano di S. Pietro (CDL I).
Beni e diritti goduti nel suo territorio dall’episcopio lodigiano furono infeudati prima ai capitani di Cuzigo, che nella prima metà del Duecento ne furono privati da Innocenzo IV per aver aderito al partito imperiale, quindi ai Gambara e, nel 1377, ai Cadamosto.
In età spagnola, quando il Contado lodigiano fu suddiviso nei Vescovati Superiore, di Mezzo, Inferiore di strada Cremonese e Inferiore di Strada Piacentina, il comune apparteneva al Vescovato superiore (tassa dei cavalli)
Nel 1687 la località fu infeudata ai Buttintrocca (Agnelli 1917 a), ma nel 1750 – al momento dell’inchiesta disposta dalla Regia Giunta per il Censimento- ne risultava feudatario il marchese Febo D’Adda di Milano. La comunità era allora composta da circa 180 anime e non aveva aggregati altri comuni. Vi risiedeva il luogotenente del podestà feudale, che riceveva dal comune 36 lire l’anno “per suo incommodo in assistere al riparto generalle”, mentre il podestà non aveva alcun compenso dal comune. Il console del comune prestava giuramento al notaio di Marignano, in qualità di attuario del feudo, nonché al referendario e al podestà di Lodi.
Il comune non aveva consiglio; unico rappresentante era un deputato, eletto all’inizio di ogni anno col consenso della comunità. Al deputato, che agiva solo con l’approvazione degli interessati e con il parere della comunità, erano affidate l’amministrazione del comune e la tutela della correttezza nei pubblici riparti, effettuati con l’assistenza del luogotenente del feudo. Il deputato, inoltre, fungeva anche da cancelliere, ricevendo per questo trenta lire all’anno e l’esenzione dalla tassa personale. In occasione dei pubblici riparti, inoltre, si eleggeva con asta pubblica un esattore, che restava in carica per un triennio.(Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3045).
Nel 1753 aggregava Cassina Buttintrocca(Indice pievi Stato di Milano, 1753).
Nella seconda metà del Settecento, la suddivisione in Città e Contado venne meno in seguito all’applicazione della riforma teresiana: i Vescovati vennero suddivisi in 24 Delegazioni, ognuna delle quali composta da un numero variabile di comunità: in seguito a tale riassetto, dunque, Cologno con le frazioni di Casal Maiocco e di Cassina Buttintrocca risulta compreso nella IV delegazione (editto 10 giugno 1757).
Alla riorganizzazione del territorio non se ne affiancò una istituzionale; in linea di massima (con poche eccezioni), l’organizzazione politico – istituzionale delle singole comunità restò invariata. Quindi mantennero le tradizionali funzioni (naturalmente dove presenti) i convocati generali degli estimati, i deputati e i sindaci.

ultima modifica: 10/01/2005

[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]