comune di Grazzano sec. XVI - 1757

Attestata dal 1284 (CDL II 2) nel Trecento la località compare tra le proprietà dei Cadamosto e, successivamente, dei Villanova (Agnelli 1917 a).
n età spagnola, quando il Contado lodigiano fu suddiviso nei Vescovati Superiore, di Mezzo, Inferiore di strada Cremonese e Inferiore di Strada Piacentina, il comune apparteneva al Vescovato inferiore di Strada Piacentina (tassa dei cavalli).
Nel 1751, al momento dell’inchiesta disposta dalla Regia Giunta per il Censimento, Grazzano contava 196 abitanti ed era comunità autonoma, dipendente esclusivamente dalla giurisdizione del podestà di Lodi, al quale prestava giuramento il console del comune.
Privo di organi consigliari, il comune era amministrato da un deputato, eletto annualmente tra i tre maggiori estimi; l’organico amministrativo era completato da un cancelliere – al momento Francesco Germani – al quale la comunità corrispondeva un salario annuo di 24 lire.
La riscossione delle taglie era infine affidata a un esattore (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3047)
Nella seconda metà del Settecento, la suddivisione in Città e Contado venne meno in seguito all’applicazione della riforma teresiana: i Vescovati vennero suddivisi in 24 Delegazioni, ognuna delle quali composta da un numero variabile di comunità: in seguito a tale riassetto, dunque, Grazzano risulta compreso nella XV delegazione (editto 10 giugno 1757).
Alla riorganizzazione del territorio non se ne affiancò una istituzionale; in linea di massima (con poche eccezioni), l’organizzazione politico – istituzionale delle singole comunità restò invariata. Quindi mantennero le tradizionali funzioni (naturalmente dove presenti) i convocati generali degli estimati, i deputati e i sindaci.

ultima modifica: 10/01/2005

[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]