comune di Isola Balba sec. XVI - 1757

Attestata almeno dal 1151 (CDL I), secondo gli elenchi della decima papale del 1261 Isola Balba apparteneva alla pieve di Mulazzano.
In età spagnola, quando il Contado lodigiano fu suddiviso nei Vescovati Superiore, di Mezzo, Inferiore di strada Cremonese e Inferiore di Strada Piacentina, il comune apparteneva al Vescovato Superiore e ed aggregava la frazione di Roncomarzo (Tassa dei cavalli).
Nel 1627 il suo territorio fu eretto in marchesato ed infeudato ai Baldi (Agnelli 1917 a).
Nel Compartimento territoriale del 1751 comprendeva le frazioni di Ronco Marzo, Sabione, Quartiano (Compartimento Ducato di Milano, 1751).
L’inchiesta disposta nello stesso torno di anni dalla Reale Giunta per il Censimento accertò che la comunità – composta di 252 anime- era infeudata al marchese Luigi Gaetano Brivio, al quale non corrispondeva nulla. Similmente, nulla si versava al podestà feudale, mentre al suo luogotenente il comune versava 6 lire per la partecipazione al riparto generale. Il console era tenuto al giuramento davanti al notaio di Melegnano, in qualità di attuario del feudo, nonché al referendario e al podestà di Lodi.
Il comune era privo di organi consigliari; l’ordinaria amministrazione e la tutela dell’equità nei pubblici riparti erano affidate ad un deputato, eletto all’inizio di ogni anno col consenso della comunità. Il deputato provvedeva al riparto delle imposte con l’assistenza del luogotenente del feudo e con il consenso e il parere degli interessati della comunità.
Il comune stipendiava anche un cancelliere – al momento dell’inchiesta residente a Mulazzano- con 24 lire l’anno. Mancando un archivio o stanza pubblica, il libro e le scritture della comunità potevano essere conservate presso lo stesso cancelliere o presso il deputato, a seconda delle necessità (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3045).
Ancora parte del Vescovato Superiore, nel 1753 Isola Balba comprendeva la frazione di Ronco Marzo (Indice pievi Stato di Milano, 1753).
Nella seconda metà del Settecento, la suddivisione in Città e Contado venne meno in seguito all’applicazione della riforma teresiana: i Vescovati vennero suddivisi in 24 Delegazioni, ognuna delle quali composta da un numero variabile di comunità: in seguito a tale riassetto, dunque, Isola Balba con Roncomarzo risulta compreso nella IV delegazione (editto 10 giugno 1757).
Alla riorganizzazione del territorio non se ne affiancò una istituzionale; in linea di massima (con poche eccezioni), l’organizzazione politico – istituzionale delle singole comunità restò invariata. Quindi mantennero le tradizionali funzioni (naturalmente dove presenti) i convocati generali degli estimati, i deputati e i sindaci.

ultima modifica: 10/01/2005

[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]