comune di Ognissanti sec. XVI - 1757

Nel secolo XII Cascina Ognissanti era una “domus” degli Umiliati, che la abitarono fino alla prima metà del Trecento, quando si trasferirono presso S.Giovanni le Vigne a Lodi (Agnelli 1917 a).
Nel 1481 la località fu infeudata ad Alessandro Rho, consigliere di Gian Galeazzo Sforza; dal Cinquecento, invece, costituì insieme a proprietà di S.Giovanni a Caviaga e presso i Chiosi di Porta Cremonese una commenda, conferita di volta in volta ad illustri prelati.
In età spagnola, quando il Contado lodigiano fu suddiviso nei Vescovati Superiore, di Mezzo, Inferiore di strada Cremonese e Inferiore di Strada Piacentina, il comune apparteneva al Vescovato di mezzo (Tassa dei cavalli).
Alla metà del Settecento, al momento dell’inchiesta disposta dalla Regia Giunta per il Censimento, Ognissanti era ancora di proprietà dell’abbazia di S. Giovanni Le Vigne ma era posseduta dal cardinale Gian Battista Barni, cui era stata conferita in commenda nel 1743 (Agnelli 1917 a). Popolato da 125 anime, il comune era autonomo e separato, e dipendeva unicamente dalla giurisdizione del podestà di Lodi, al quale prestava giuramento il console.
Priva di consiglio, la comunità era amministrata dall’affittuario, che faceva anche funzione di deputato e cancelliere; per lo stesso motivo, non si facevano riparti, poiché le imposte erano pagate dall’affittuario alla cassa del contado. (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3047)
Almeno dal 1753 risulta aggregata a Borghetto(Indice pievi Stato di Milano, 1753).

ultima modifica: 10/01/2005

[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]