comune di Rossate Beni d'Alberti sec. XVI - 1757

Nel 1751, in occasione dell’indagine disposta dalla Regia Giunta per il Censimento, il rappresentante di Rossate ricordava come il comune di Rossate, che anticamente comprendeva le proprietà del conte Rusca, del marchese Ermes Visconti e di Paolo Alberti, era stato diviso in tre comuni, ovvero Rossate – denominato ’dominantÈ e composto dalle proprietà del Rusca –, Alberti – composto dalle proprietà di Paolo Alberti – e Visconti, costituito dalle proprietà del marchese Visconti. Quest’ultimo era del tutto separato e non partecipava nè all’imposta reale nè a quella personale, mentre Rossate e Alberti, benché del tutto separati per quanto concerneva il reale, erano uniti per il personale, suddividendosi di norma le tenui spese locali.
Le due comunità, composte da 44 anime (di cui 24 ad Alberti), erano direttamente sottoposte a Lodi, dove il console prestava giuramento.
Rossate dominante e Rossate beni d’Alberti non avevano nè consiglio particolare o generale, né cancelliere, né procuratori a Milano. I due comuni eleggevano di concerto, annualmente, un solo console ed un solo sindaco.
Il sindaco ripartiva le spese locali e le rendeva pubbliche; era poi compito del console esigere, casa per casa, le quote di spese spettanti ai singoli (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3045).

ultima modifica: 13/10/2003

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